Il presidente Colantonio: "Il futuro della Turris è compromesso"

Fonte: Nello Giannantoniò - Tutto È
Il presidente Colantonio: "Il futuro della Turris è compromesso"

Il giorno prima di quella che con alta probabilità resterà l'ultima partita dell'annata (Turris-Latte Dolce di domenica 1 marzo) avevamo lasciato un Colantonio sorridente, a suo completo agio nella sala stampa del “Liguori”, mentre faceva da cicerone al collega imprenditore Luigi Rapullino e al papà Tommaso, famiglia legata al forte sponsor “Sideralba” che già sembrava prenotare un posto in società per una Turris in C.

Oggi sarebbero scene impensabili. Ed è passato giusto un mese. Imprenditori del calibro di Colantonio e Rapullino devono fare i conti con lo stop forzato delle attività aziendali, col peso morale di famiglie di lavoratori da sostenere, e con una ripresa economica non ancora decifrabile. Il calcio passa in secondo piano. Col corollario del pensiero di investirci ancora cifre importanti. Poi magari tornerà la voglia, ma adesso è così.

Patron Colantonio, uno di quegli uomini abituati a stare fuori per lavoro una giornata intera, oggi da casa segue l'evoluzione del dramma-Coronavirus e resta dell'idea che non avrebbe senso parlare, ora, di calcio, campionati, date, cristallizzazione delle classifiche o blocco di retrocessioni. “La nostra festa oramai è rovinata” sussurra il presidente corallino al telefono. “Ed era una festa strameritata per la poderosa Turris che abbiamo costruito nel giro di due anni. Ci possono anche accordare la promozione, ma non sarebbe lo stesso”.

Tuttavia, il problema è più ad ampio raggio: “Ora come ora diventa veramente difficile pensare ad una Turris del futuro. Il progetto è inevitabilmente compromesso. È difficile persino pensare, figuriamoci progettare o coinvolgere partner. E sarebbe difficile anche individuare un eventuale successore alla guida della società. Come si fa? Ognuno sarà preoccupato dal salvare la sua azienda. Non voglio sembrare adesso io il disfattista di turno - precisa Colantonio -, non è solo la Turris a vedere nubi. È un problema condiviso tra tantissimi presidenti di calcio. L'anno prossimo ci vorrebbe veramente una veramente C ultra-sostenibile per pensare di affrontarla. E occorrerebbero mesi di lavoro ai vertici federali per ripensare e facilitare il tutto. Altro che ripresa dei campionati… Ma oggi non ci penso, non posso pensarci - conclude Colantonio -. Ora servirebbe solo una grande ventata di positività ed entusiasmo. Alla nazione, innanzitutto. Poi, di riflesso, anche al sottoscritto”.