Lentigione, Togni: «Li devi ammazzare... Non abbiamo più tempo»

29.09.2022 14:15 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Lentigione, Togni: «Li devi ammazzare... Non abbiamo più tempo»

Non è stato un buon mercoledì ieri per il Lentigione che è uscito sconfitto tra le mura amiche nel confronto con lo United Riccione. Un ko che come sempre è stato analizzato da Romulo Eugenio Togni.

Queste le parole dell'allenatore: «Avevamo messo sotto l'avversario? È una cosa che capita spesso, anche quando abbiamo recuperato delle partite in casa. Vinciamo uno a zero, non spingiamo ancora. Ieri in panchina su uno a zero, dal momento che loro stavano in difficoltà li devi ammazzare, lì devi ancora spingere. Possono essre vari motivi. È inutile che stiamo qua a raccontare, colpa sua, colpa mia, quello là, il modulo, la preparazione, la gestione... Può darsi ci vuole tempo, sì, può darsi ci vuole tempo, ma il tempo non l'abbiamo più. I ragazzi si impegnano, si aiutano, però paghiamo un pochettino queste gestioni qua, se tu fai zero e ti rendi conto che la squadra avversaria è in difficoltà, devi spingere ancora di più, ancora più forte. Poi capita che un'occasione come la puoi anche sbagliare perché sbagliamo tutti. E rischi di mettere in discussione una partita che era nelle tue mani.  Il retropassaggio non fa parte del nostro gioco, i ragazzi lo sanno che io dico di andare in avanti. Andare in avanti. Loro erano molto bravi quando c'era il passaggio a uscire. Noi cerchiamo di giocare in avanti, addirittura con palle lunghe, non c'è problema. Perché il retropassaggio è un invito per l'avversario a venirti addosso e tu perdi il campo, quindi non è che fa parte del mio gioco, non lavoriamo su quello, lavoriamo, cerchiamo di andare in avanti. La palla la dobbiamo tenere però dobbiamo tenere guardando in avanti. Secondo me manca un pochettino questo, stiamo lavorando, ogni giorno e un non è che una scusa, però in questo momento no, che le cose non vanno bene, cominciano tutte e dire eh perché è il modulo, eh perché è quello, è no, non è quello. Ora dobbiamo venire al campo e lavorare e cercare di mitigare subito questa brutta sconfitta perché è stata una brutta sconfitta per il modo che c'è stata sconfitta. È una brutta sconfitta, per come è maturata, d’altra parte quando stiamo vincendo e l’avversario è in difficoltà non spingiamo e così succede quello che è successo. Ogni domenica che affronti squadre con giocatori di qualità che nella prima occasione che tu concedi i giocatori di qualità cosa fanno? Ti fanno del male. Quindi è normale, è un campionato diverso dell'anno scorso perché l'anno scorso c'era molto il livello molto più basso però ci dobbiamo svegliare subito e renderci conto di queste cose qua ma il punto principale è togliere subito la pressione e l'ansia o non aver paura perché la paura è una parola che non è neanche giusta dirla. Però lasciarsi andare vuol dire avere coraggio: anche quando stai vincendo, vai ancora più forte. Facendo il contrario succede quello che è successo a noi. La cosa più brutta adesso è che è finita la partita e devi tornare a pensare alla domenica che abbiamo un'altra partita. Non è facile no, non è facile però qua stiamo parlando di gente di vent'anni venticinque, di trenta. La vita è questa e bisogna affrontarla, devi essere forte, chi non è forte, purtroppo rischia di rimanere dietro».