Mantova, Morgia alza la voce: "Episodi eclatanti non rilevati. Ci mancano due rigori"

18.02.2019 19:00 di Nicolas Lopez   vedi letture
Mantova, Morgia alza la voce: "Episodi eclatanti non rilevati. Ci mancano due rigori"
© foto di NotiziarioCalcio.com

Il Mantova riprende la propria corsa con il successo di ieri contro il Villa d'Almè. Una vittoria arrivata nonostante un secondo tempo giocato in inferiorità numerica. Ad analizzare la gara è come sempre il tecnico Massimo Morgia: "Metterla sul piano del gioco è l'unica arma che possediamo, noi. Per l'ennesima volta, nonostante una schiacciante supremazia operata nel primo tempo, abbiamo ottenuto il minimo che potessimo realizzare, andando all'intervallo in vantaggio di una sola rete. Nella ripresa è arrivata l'espulsione di Ferrari, che non mi sento di commentare perché non è mia abitudine farlo. Dopo questo episodio ci siamo fatti prendere dall'ansia, quando invece avremmo dovuto rimanere tranquilli, giocando come siamo in grado di fare. È subentrata la paura di non potercela fare. Credo invece che il Mantova debba essere maggiormente tutelato in tutte le sue componenti. Ho visto episodi eclatanti non rilevati, due rigori netti per noi. E poi non mi è piaciuta la gestione del recupero, non c'è logica tra i quattro minuti di domenica a Como e i sei di questa partita. Tutte queste cose cominciano a darmi grande fastidio. Non mi spiego come una squadra che sta per settanta minuti a partita nella metà campo avversaria non abbia avuto un solo rigore a disposizione nelle partite casalinghe. Mi scuso se ho parlato troppo degli arbitri ma in quest'occasione mi è sembra doveroso. Non ci resta che continuare a credere a testa bassa in ciò facciamo. Ai ragazzi va un elogio in massa per la partecipazione del collettivo e la smania di tornare in sella, non era facile reagire al ko di Como dopo essere stati in testa per quattro mesi. Pensare al -1 in classifica, come in precedenza la priorità era conservare il +2 è effettivamente snervante. Vi confido che preferirei andare in panchina con gli auricolari e non sapere i risultati degli altri, per non rischiare di innervosirmi e così la mia squadra. A noi il compito di onorare il calcio e al nostro pubblico quello di rendere merito ad un gruppo".