Mantova, progetto futuro: ripescaggio solo se...

19.04.2018 08:00 di Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: gazzetta di mantova
Mantova, progetto futuro: ripescaggio solo se...
© foto di NotiziarioCalcio.com

Programmi per il futuro, ripescaggio sì o no, problema stadio e tanto altro. La carne al fuoco in casa Mantova non manca e a cucinarla sono l’amministratore delegato Nicola Penta e il socio in pectore Federico Strafinger (partner di Pablo Dana), chiamati dalla Gazzetta di Mantova a spiegare ai tifosi cosa devono aspettarsi dall’unione di due delle cordate che la scorsa estate parteciparono al bando comunale per la rinascita dell’Acm.

Il progetto. Nicola Penta innanzitutto rivendica la bontà del progetto portato avanti finora: «La scorsa estate il sindaco e altri membri del consiglio, dopo l’assegnazione del titolo al nostro gruppo, mi chiesero queste cose: formare una società seria, con persone serie; non fare debiti; pagare puntualmente gli stipendi; mantenere la categoria e possibilmente fare un campionato al vertice. Bene, io questi impegni li ho rispettati tutti e sfido chiunque a dire il contrario. Di più cosa potevamo fare? Provare a vincere e l’abbiamo fatto, ma non ci siamo riusciti. Il nostro progetto però è triennale e abbiamo sempre detto che avremmo costruito la squadra nel tempo, come si fa nel calcio».

I costi. Alla società è stato imputato più che altro l’errore di aver rivoluzionato la squadra a dicembre, abbassando il monte ingaggi anziché investendo per acquisire top player. Su questo Penta risponde così: «Il monte ingaggi si è abbassato soltanto perché alcuni bomber che volevamo prendere (Maccan, Madiotto, Florian) ci hanno risposto di no, altrimenti i soldi li avremmo spesi eccome. E non è vero neppure che, se Dana fosse entrato prima, avremmo fatto altri acquisti: la mail con cui il suo gruppo ha chiesto di acquisire il Mantova è del 24 gennaio e il mercato era già chiuso ».

Dana per vincere. E si arriva così all’attualità, cioè all’ingresso del finanziere Pablo Dana al 25% nel Mantova che avverrà «entro fine mese - dice Penta - con un aumento di capitale dedicato. Il che significa, per chi non lo avesse ancora capito, che i suoi soldi non finiranno nelle tasche dei soci attuali ma andranno ad aumentare il capitale della società. Abbiamo accettato Dana - aggiunge l’ad - per rinforzare il Mantova: con maggiori capitali, si potrà puntare già dalla prossima stagione a vincere il campionato con investimenti mirati. Il programma diventa così biennale anziché triennale ».

Il ripescaggio sì. Esiste però anche una terza via, quella del ripescaggio, per provare a fare subito il salto in serie C. Cosa auspicata da Pablo Dana e ribadita ora dal suo socio Federico Strafinger: «Noi suggeriremo agli altri soci di percorrere questa strada, che è forse meno affascinante e di certo più onerosa rispetto alla vittoria del campionato, ma ci consentirebbe di confrontarci subito con il professionismo. Abbiamo già sondato gli umori in Lega, trovando grande disponibilità nei nostri confronti. E dunque da parte nostra spingeremo in questo senso, ma ovviamente dal nostro ruolo di soci di minoranza».

Il nodo stadio. Strafinger segnala poi che, oltre alla disponibilità di tutti i soci, servirà anche quella del Comune: «Per chiedere il ripescaggio servono non soltanto ingenti risorse economiche che siamo pronti a mettere sul piatto anche per la prossima stagione, ma anche uno stadio a norma per la serie C. Il Martelli attualmente non lo è, per cui ci aspettiamo nel caso si decida di percorrere questa strada che anche il Comune faccia la sua parte per quanto riguarda l’infrastruttura».

Il ripescaggio no (?). Dal canto suo l’ad Nicola Penta sul tema è molto più prudente: «Personalmente non sono favorevole al ripescaggio, a meno che non si realizzino determinate condizioni. Per chiedere la C servono infatti 300mila euro da versare a fondo perduto e poi una fideiussione da 200mila euro in aggiunta a quella da 350mila che normalmente serve per iscriversi al campionato. Io non me la sento di chiedere uno sforzo del genere ai soci, rischiando di creare problemi economici e magari di ritrovarsi a gestire una C con l’acqua alla gola. Se invece Dana o uno sponsor esterno garantissero questi 500mila euro, senza che ciò vada a intaccare il budget per il prossimo campionato, allora sarei il primo a fare salti di gioia».

Penta in scadenza. L’ad biancorosso poi aggiunge: «Io fra l’altro parlo di questi temi ma potrei non essere più qui a occuparmene. Il mio mandato scadrà infatti fra un mese e sarà l’assemblea dei soci a decidere, dopo aver valutato il mio lavoro, se confermarmi o scegliere un’altra persona. E sempre all’assemblea dei soci, ovviamente, spetterà discutere e decidere sull’ipotesi ripescaggio ».

Strafinger allo stadio. Intanto, prima di parlare di ripescaggi, c’è da mettere al sicuro l’accesso ai playoff. E domenica, mentre Penta andrà a visionare calciatori in altri campi (domenica scorsa ha visto l’ala dell’Ambrosiana Ferrara e la seconda punta della Liventina Furlan), Federico Strafinger farà il suo debutto al Martelli: «Nei prossimi giorni sarò a Mantova per vedere alcuni soci e domenica verrò a vedere la prima partita anch’io da socio, anche se per ora soltanto sulla carta - spiega -. E spero che la squadra magari possa metterci qualcosa in più del solito per battere l’Union Feltre e ipotecare così i playoff. Spero anche che i tifosi capiscano che questa operazione è fatta per costruire un Mantova più forte, ma siamo consci che i tanti cambi societari degli scorsi anni hanno sfiduciato tanti sostenitori. Noi chiediamo loro soltanto un po’ di pazienza, non tanta: già dal prossimo campionato contiamo di regalare loro delle soddisfazioni ».