Il calendario propone al Messina una sfida che porta con sé il peso della storia recente e la necessità di trovare continuità nei risultati esterni. La squadra siciliana si prepara ad affrontare la Gelbison a Castelnuovo Cilento in un momento delicato della stagione, con la consapevolezza che ogni punto può rivelarsi determinante per gli equilibri di classifica.
La formazione biancoscudata arriva all'appuntamento con un digiuno di vittorie lontano dal proprio stadio che si protrae dalla quarta giornata di campionato, quando riuscì a espugnare il campo di Acireale. Da quel momento, nonostante gli sforzi, il gruppo guidato da Garufi non è più riuscito a festeggiare un successo in trasferta, rendendo questo impegno ancora più significativo per la continuità del progetto tecnico.
La situazione societaria continua a rappresentare uno sfondo complesso per la gestione quotidiana della squadra. Il mercato rimane sostanzialmente fermo, con la sola operazione in uscita che riguarda Veron, destinato allo svincolo. Una staticità che si inserisce nel quadro più ampio di una stagione iniziata all'insegna delle difficoltà: la penalizzazione in classifica, una rosa assemblata con tempistiche ridotte e le complicazioni derivanti dall'esercizio provvisorio hanno caratterizzato questi primi mesi di competizione. Il passaggio attraverso la curatela fallimentare rappresenta un adempimento burocratico obbligatorio che condiziona inevitabilmente le scelte operative della dirigenza.
Nonostante queste complessità extra-campo, il gruppo ha dimostrato carattere e determinazione, continuando a lottare su ogni pallone con l'atteggiamento di chi non può permettersi distrazioni. La squadra ha mantenuto alta l'intensità, consapevole che rallentare il ritmo significherebbe compromettere gli obiettivi stagionali.
L'avversario di turno, la Gelbison, attraversa a sua volta un periodo al di sotto delle aspettative iniziali. I cilentani figurano tra le formazioni che hanno deluso maggiormente in questo primo segmento di campionato, rendendo l'incontro un crocevia importante per entrambe le compagini alla ricerca di punti preziosi per risalire la graduatoria.
Il confronto con i rossoblù cilentani evoca memorie particolari nella storia recente del Messina. Lo storico degli incontri disputati sul campo della Gelbison racconta una tradizione tutt'altro che favorevole per i siciliani, capaci di imporsi una sola volta nelle sei occasioni precedenti. Quel successo, però, assume un valore simbolico notevole: risale al febbraio 2023, quando Kragl firmò una doppietta nel match disputato ad Agropoli, lo stadio che ospitava le partite casalinghe dei cilentani durante il periodo in Serie C. In quella circostanza, l'ex De Sena aveva temporaneamente ristabilito la parità per i padroni di casa, ma il Messina trovò le risorse per prevalere con il punteggio di 2-1, ottenendo tre punti fondamentali nella corsa verso una salvezza che si sarebbe poi concretizzata proprio ai danni della Gelbison stessa.
Quella vittoria interruppe una serie di risultati negativi che aveva caratterizzato i precedenti confronti. Il primo incrocio tra le due squadre risaliva al 2011 e si era concluso con un pareggio per 1-1, grazie alla rete di Agate che aveva risposto al vantaggio iniziale di Ortolini. L'anno seguente arrivò una pesante sconfitta per 2-0, con le firme di Grimaudo e Senè, anche se quella stagione si concluse comunque positivamente con il ritorno del Messina tra i professionisti sotto la guida tecnica di Catalano.
Nei campionati successivi si registrarono altre due sfide terminate in parità: nella stagione 2017/2018 uno 0-0 conquistato con determinazione difensiva durante la gestione di Venuto, mentre nell'annata 2020/2021 un 1-1 con i gol di Gagliardi e Addessi, in un torneo che vide il Messina di Novelli centrare la promozione di categoria.
Il ricordo più intenso e drammatico resta però legato al playout del 2023. Ad Agropoli, nella gara di andata, la Gelbison si impose al minuto 93 grazie a una rete di Tumminello, lasciando il Messina con le spalle al muro. Ma al "Franco Scoglio", nella partita di ritorno, i biancoscudati trovarono la forza per ribaltare completamente la situazione: la rete decisiva di Ragusa, supportata dalle prestazioni eccezionali del portiere Ermanno Fumagalli, regalò ai siciliani la permanenza nella categoria superiore.
Ora il contesto è mutato: il palcoscenico è differente, la categoria di appartenenza è cambiata, così come la posta in palio specifica. Tuttavia, l'imperativo per il Messina rimane invariato: conquistare i tre punti per dare continuità al percorso intrapreso e allontanare le zone pericolose della classifica. La trasferta di Castelnuovo Cilento rappresenta un banco di prova importante per misurare la crescita della squadra e la capacità di gestire la pressione in un momento delicato della stagione, dove ogni risultato può fare la differenza tra un campionato tranquillo e una seconda parte di stagione vissuta in affanno.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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