Palermo, Mirri: «Ora zero sbagli. Serve aumentare il distacco col Savoia»

19.02.2020 15:30 di  Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: corriere dello sport
Palermo, Mirri: «Ora zero sbagli. Serve aumentare il distacco col Savoia»

C'è un presente impellen­te, con la promozione da conquistare al più presto, e un futuro che può di­ventare innovativo. Dario Mirri sta provando a coniugare le due ani­me, stando vicino alla squadra e dandogli anzi forti stimoli verbali («il vantaggio sul Savoia è ancora troppo esiguo, l'obiettivo deve es­sere aumentarlo non difenderlo»), ma nello stesso tempo guardan­do ad un domani neppure troppo lontano, fatto di realizzazione del centro sportivo «entro il 2020, pos­sibilmente in città e non in provin­cia» e di uno stadio senza barriere su cui la società possa intervenire costruttivamente grazie al ricono­scimento di un diritto di superfi­cie concesso dal Comune proprie­tario del bene.

Il progetto è ri-emerso (faceva già parte dello schema del bando) ieri nel corso della presentazione a Pa­lazzo delle Aquile della “telisporti­va virtuale", uriidea che la SSD sta sviluppando con un gesto inusua­le: il calcio, piuttosto che arroccar­si sulla sua posizione largamente dominante, prova a divenire trai­nante per l'intero movimento spor­tivo della città, allargando i pro­pri confini e fornendo opportuni­tà di crescita. «Mirri è un visiona­rio» ha commentato sorridendo il sindaco Orlando, primo fauto­re dell'iniziativa.

Per adesso si tratta solo di una proposta e di un'apertura a tutte le maggiori società sportive paler­mitane per condividere un unico marchio (“siamo aquile") e unici colori sociali, ovviamente rosane­ro. Naturalmente, bisognerà capi­re le modalità esecutive del pro­getto considerando la specificità di altre discipline. Il vantaggio reci­proco consiste nelle risorse deri­vanti da un merchandising comu­ne (per ogni prodotto col marchio venduto, un terzo del ricavato an­drà alle società affiliate e due terzi al Palermo) e in un notevole am­pliamento della base di appassio­nati. Nascerebbe un “Palermo" per ogni attività, almeno negli sport di squadra. Il primo esempio è stato fornito dal football americano, le cui due formazioni cittadine, Cardinals e Sharks, si sono fuse nel­le United Eagles aderendo al pro­getto: domenica esordiranno con questo nome in serie B.

Uno svilup­po reale non può però prescindere da impianti moderni e ben gesti­ti. Eterna palla al piede del meri­dione. Per questo Mirri è tornato ad affrontare le questioni stadio e centro sportivo: «Non esagero se dico che la realizzazione di una casa per il Palermo vale la promo­zione in Serie C; i tempi si possono accorciare, non dobbiamo costru­ire palazzine ma campi di calcio. Stiamo cercando un terreno con destinazione per impianti sporti­vi, io mi auguro di trovarla in cit­tà, se non sarà possibile ci ade­gueremo». E sul Barbera il sinda­co Orlando ha confermato: «Nei prossimi giorni la Giunta appro­verà l'indirizzo per concedere il diritto di superficie a chi lo chie­derà. Che è il modo con cui mol­ti club gestiscono gli stadi». Mirri insiste sull'abbattimento delle bar­riere: «Installeremo una video sor­veglianza ma scommetto sull'auto­controllo dei nostri tifosi».

Il presidente vor­rebbe lasciare all'ad Sagramola ogni aspetto tecnico ma anche in poche parole offre il suo supporto alla squadra: «Ci aspettano le ultime 10 battaglie da 90' - afferma - non possiamo sbagliare nulla, non ri sarebbe tempo per rimediare ad errori. 17 punti sul Savoia vanno implementati, non conservati. Silipo e Lucca? Da tifoso sono entu­siasta, è giusto sognare, ma sono giovanissimi, non carichiamoli di responsabilità».