Pro Sesto, Raffaglio: "Lavoro per essere protagonista"

Pro Sesto, Raffaglio: "Lavoro per essere protagonista"

In maglia Pro Sesto da tre stagioni, Francesco Raffaglio è stato protagonista in maglia biancoceleste fino allo scorso mese di marzo, quando un brutto infortunio l’ha costretto ad un lungo stop. Il giovanissimo difensore mancino classe 1999 ci ha raccontato le tappe del sue recupero e le ambizioni per questa stagione sportiva…

Francesco, per prima cosa raccontaci le tappe del tuo infortunio e come sta procedendo il tuo recupero…

Sono in ripresa. A marzo dello scorso anno mi sono infortunato al legamento crociato. Ad aprile mi sono operato e sono dovuto restare fermo fino alla fine di agosto. Da lì in avanti ho iniziato ad avere ancora qualche fastidio al ginocchio, ho lavorato in gruppo ma senza continuità. Sono stato convocato, ho anche giocato un tempo in Coppa Italia: adesso avrò bisogno di ancora un paio di settimane di allenamento mirato prima di tornare con i miei compagni: è per me un anno un po’ particolare…

Nonostante tu sia giovanissimo, sei già alla terza stagione in serie D: dove sei cresciuto come calciatore prima di arrivare a Sesto?

Sono nato a Milano, e ho fatto tutta la trafila del settore giovanile nel Monza per ben 11 anni. Poi mi sono spostato a Renate, da dove ho avuto un’opportunità per giocare in una prima squadra del campionato svizzero. Sono rimasto là per un anno, poi – ormai tre stagioni fa – è arrivata la proposta della Pro Sesto: in una settimana ho accettato e mi sono messo a disposizione.

Sei cresciuto come difensore centrale ma poi sei diventato un terzino, come tanti difensori “under”: che tipo di difensore sei?

E’ più difficile emergere come difensore centrale: chi è “under” come me spesso viene utilizzato nel ruolo di terzino. E’ un ruolo che mi piace, nel quale sono stato indirizzato da tanti anni. Certo queste regole danno un’opportunità importante per crescere, ma bisogna essere bravi a fare “il salto”, altrimenti si rischia di restare senza squadra. Direi che noi più giovani con questo sistema abbiamo possibilità di crescere ma non di affermarci. Come caratteristiche personali non ho un modello di riferimento particolare: oggi, a livelli elevati, i terzini sono quasi sempre giocatori di spinta, io credo di avere nella fase difensiva “pura” il mio punto di forza.

Come si sta sviluppando questa stagione rispetto all'ultimo campionato?

L’anno scorso è stato un anno particolare: in tante partite importanti siamo stati penalizzati da assenze, infortuni e squalifiche varie. Quest’anno siamo partiti meglio, il gruppo è solido e tra di noi andiamo d’accordo…ma per scaramanzia non aggiungo altro!

Che obiettivi ti sei dato per questa stagione sportiva?

Per prima cosa voglio recuperar fisicamente al 100% il prima possibile. E con il recupero fisico devo completare anche quello mentale, che non è secondario. Appena sarò pronto voglio tornare protagonista e fare qualcosa d’importante per questa maglia… magari iniziando con il vincere il campionato e giocare nei professionisti!