Rieti, Parlato pronto a confermare il 4-3-1-2 per centrare la Serie C
Saranno ahneno 30 i tifosi del Rieti che in queste ore si stanno adoperando per seguire la squadra a Bndoni. Con l'aereo o con la nave, questo poco importa: essendo una gara aritmeticamente decisiva, che intorno alle 17 di domenica potrebbe finire alla storia come la giornata del ritorno in C a 13 anni di distanza dall'ultima promozione nel calcio professionistico, chi può le sta tentando tutte pur di non perdersi l'appuntamento.
Da Fiumicino o da Civitavecchia, la direzione è sempre la stessa: Olbia. Da lì in, poi, il viaggio della rappresentanza amarantoceleste sull'isola proseguirà o con mezzi propri (per chi li avrà imbarcati sul traghetto) o con mezzi presi a noleggi (per chi avrà scelto il tragitto più breve). Tutto questo, però, nella speranza che si materializzi l'incastro perfetto, ossia il successo del Rieti e la sconfitta dell'Albalonga nel derby laziale con l'Atletico: solo in quel caso lì, l'aritmetica decreterebbe gli amarantoceleste vincitori del campionato 2017/18 con 180' d'anticipo rispetto al 6 maggio. Tutte le altre combinazioni, infatti, rimanderebbero ogni discorso alla domenica successiva (quando il Rieti sarà di scena a Ostia).
Nel quartier generale amarantoceleste, chiaramente, da giorni ormai calendari, calcolatrici, pallottolieri o programrrù di statistica sono vietati: si pensa solo a lavorare, si pensa solo a rimettere un po' di benzina nel motore ( testa e gambe) per fare in modo che il Budoni - al qnale aritmeticamente mancherebbero ancora ahneno tre punti per potersi dichiarare "fuori pericolo" anche se virtuahnente a quota 39 è già con un piede e mezzo in D - non si trasformi nell' ennesiino "spauracchio sardo" come accaduto già nella passata stagione, quando le trasferte sull'isola si rivelarono spiacevoli. La truppa di Carmine Parlato ha già ampiamente dimostrato di poter andare a vincere ovunque, anche nei campi più impervi.
Chiaramente ora che l'obiettivo è ad un passo, può subentrare quel pizzico di emozione e di tensione in più rispetto alla prima parte della stagione, ma è pur vero che quando in campo hai gente come Cuffa, Scardala, Dionisi, Minincleri e capitan Tuelli, che a certe emozioni sono già abituati, allora il quadro generale diventa meno proibitivo. Ieri intanto, allenamento al "Gudini" per mettere a punto alcuni dettagli tecnico-tattici sui quali Parlato lavora ormai da giorni e che "ripasserà" anche oggi e domattina durante la rifinitura. Si va verso la conferma dello stesso 4-3-1-2 messo in campo domenica scorsa contro il Monterosi.