Sangiustese, Cossu: "Se guardiamo alla classficia abbiamo sbagliato tutto..."

18.10.2018 18:00 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: marta bitti
Sangiustese, Cossu: "Se guardiamo alla classficia abbiamo sbagliato tutto..."

Come ogni anti-vigilia di ogni match, è il direttore generale Cossu a prendere la parola e a fare il punto della situazione in casa Sangiustese.

Facciamo un mini bilancio, prima di 8 giorni molto intensi: si aspettava una partenza simile come risultati e soprattutto come interpretazione delle gare?

Non me l’aspettavo, ma come ho già detto tante volte, questa è una squadra formata prima da uomini e poi da calciatori. Io dovevo un po’ scoprirli, perché un un conto è andare per anni a osservarli e vederli giocare, un conto è averli n squadra  con sé. Sin dal ritiro e dalle prime partite ho capito con chi avevo a che fare, poi le qualità sono emerse durante le gare del campionato. Nel pre-season avevamo preso qualche gol di troppo e perso qualche match con squadre di categoria inferiore, ma io non sono mai stato preoccupato, perché sapevo che quando si sarebbe iniziato a fare sul serio le cose sarebbero cambiate.

Miglior attacco del campionato attualmente con 15 reti: un risultato che ha anche stupito molti. Cosa ne pensa?

Come ho sempre detto in queste settimane, è una cosa che fa piacere e ci tengo a sottolineare che abbiamo portato in gol diversi elementi. Questo da merito alla squadra, ma soprattutto all’allenatore e al gioco corale che proponiamo. Però come ho già detto e continuerò a dire, se vogliamo diventare una squadra importante dobbiamo cercare di prenderne qualcuno di meno.

Uno sguardo al Castelfidardo: c’è da temere maggiormente la fame che ha il gruppo di Pazzaglia oppure la forza di un gruppo che ha buone possibilità?

Questa partita per noi può essere una trappola perché se guardiamo la classifica, con noi in alto e loro penultimi, abbiamo sbagliato tutto. Questa è una squadra che risalirà, ne sono convinto e ho già avuto modo di vederla. Ha delle individualità importanti. Daranno il tutto per tutto perché debbono venire fuori da un momento difficile, anche se siamo solo alle prime giornate e il campionato è lunghissimo. Sono convinto che sia una Società che fa dell’esperienza della Serie D la sua forza. Noi non dobbiamo sottovalutarli, provando sempre a fare la gara che abbiamo fatto con il Cesena.

Sta cambiando il modo generale di vedere la Sangiustese: da matricola e sorpresa, a realtà consolidata capace di eventi da 1000 presenze come il match con il Cesena con tanti complimenti organizzativi. Quanto la soddisfa questa nuova immagine che state dando e su quali aspetti si può ulteriormente crescere?

Mi soddisfa tanto perché fa piacere sentire che si sta crescendo e lavorando bene. Noi possiamo lavorare e cercare di incidere ancora di più a livello organizzativo però ci sono delle situazioni che rallentano il miglioramento. Sono convinto che quando arriveremo a metà stagione saremo al top anche in questo. Ovviamente, da soli possiamo arrivare fino a un certo punto, ma per fortuna c’è la disponibilità da parte di tutti, sia dell’amministrazione comunale che di chi gestisce il campo. La settimana scorsa siamo incorsi in una situazione poco gradevole, ma non era tanto dovuta a loro quanto ad altre componenti.