Serie D, campi colabrodo: buoni per le patate non per giocare a calcio. Ed i club si lamentano

26.03.2019 20:00 di  Davide Guardabascio   vedi letture
Serie D, campi colabrodo: buoni per le patate non per giocare a calcio. Ed i club si lamentano
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Con l'arrivo del freddo, molti campi di Serie D si sono mostrati per quello che sono: campi di patate, come si dice in gergo. Rettangoli verdi che non hanno alcuna manutenzione ed a furia di gare ed allenamenti diventano dei veri e propri campi minati per le giunture dei calciatori ma non solo.

L'impossibilità di giocare la palla è l'elemento maggiormente lamentato dagli allenatori del massimo campionato dilettantistico nazionale. Molte le squadre che hanno cambiato radicalmente filosofia e se prima in Serie D si vedeva tanta "palla lunga e pedalare" oggi si sono moltiplicate le squadre che cercano di cominciare l'azione con i difensori, attaccando sempre in avanti, cercando di fare belle trame di gioco palla a terra. Appunto, palla a terra, ma quando la terra è praticamente fanghiglia, ci si ritrova costretti a metterla lunga. A giocare a ping pong e non a calcio. Solo questa settimana sono giunte le lamentele degli allenatori di Campobasso, Pergolettese, Sangiustese e Modena. Ma non sono i soli che si stanno lamentando per una situazione che non fa bene al movimento calcistico italiano in generale ed alla Serie D in particolare.