Serie D, il punto sul girone A: Il Vado continua a dettare il passo, il Ligorna c'è. Inchioda il Chisola

Se c'era bisogno di un segnale inequivocabile per decifrare la gerarchia del Girone A di Serie D, la quattordicesima giornata ce lo ha servito su un piatto d'argento. Non siamo più nel campo delle ipotesi: la classifica inizia a parlare una lingua chiara, a tratti spietata. I numeri ci raccontano di una frattura che si sta allargando al vertice, dove Vado e Ligorna hanno deciso di alzare i giri del motore, lasciando le inseguitrici a fare i conti con i propri limiti e le proprie incertezze.

Partiamo dalla vetta, dove il Vado (34 punti) continua a guardare tutti dall'alto. Dopo aver superato l'ostacolo diretto del Chisola la settimana scorsa, la capolista ha dato prova di estremo cinismo piegando la Lavagnese per 1-0. Il gol di Vita al 26' della ripresa vale molto più dei tre punti: è la conferma di una squadra che sa soffrire e colpire al momento giusto, capitalizzando al massimo il doppio turno casalingo-trasferta.

Ma la vera notizia di giornata arriva dal campo del Ligorna. Se la vittoria di misura contro la Cairese nel tredicesimo turno poteva sembrare "ordinaria amministrazione", il 4-0 rifilato ieri al Chisola è una dichiarazione di guerra sportiva al campionato. I liguri salgono a 31 punti annichilendo la terza forza del torneo con una prestazione corale impressionante: Pastore (già a segno la scorsa settimana), Carlini, Sabbione e Rosa hanno firmato un poker che ridimensiona pesantemente le ambizioni dei piemontesi.

Per il Chisola, l'analisi dei dati è impietosa: due sconfitte consecutive contro le prime due della classe (Vado e Ligorna), zero gol fatti e cinque subiti in 180 minuti. Fermo a 27 punti, il Chisola vede il distacco dalla vetta dilatarsi a sette lunghezze. È il momento più critico della loro stagione.

Alle spalle del podio, la bagarre per i piazzamenti nobili vede l'ascesa del Saluzzo. I granata, reduci dal pareggio con la Sanremese, hanno capitalizzato il fattore campo battendo l'Asti per 2-0 grazie a uno scatenato Luz Dos Santos, autore di una doppietta lampo nel primo quarto d'ora. Con 24 punti, il Saluzzo si prende la quarta piazza in solitaria, approfittando dei mezzi passi falsi delle rivali.

Frena infatti il Varese (23 punti), che non riesce a dare continuità al bel successo esterno sulla Valenzana Mado della settimana precedente. Al "Franco Ossola", i biancorossi sbattono contro il muro del Celle Varazze: all'iniziale svantaggio firmato Balan risponde Cogliati, ma l'1-1 finale sa di occasione persa.
Stesso discorso per il Sestri Levante (23 punti). Dopo l'ubriacatura di gol contro il NovaRomentin (quel 5-0 risuona ancora), i corsari si inceppano nello 0-0 contro una Biellese solida, capace di chiudere la porta e strappare un punto prezioso in trasferta.

Scendendo verso il centro classifica, merita una menzione d'onore la Sanremese. I matuziani sembrano aver trovato la giusta quadra: dopo il punto col Saluzzo, espugnano il campo del Derthona per 0-2. Il protagonista indiscusso è Andreis: a segno nel turno precedente e autore di una doppietta decisiva domenica (un gol in apertura e uno in chiusura). Quando un singolo trova questa continuità realizzativa, l'intera squadra ne beneficia.

In coda, la situazione del NovaRomentin si fa drammatica. La sconfitta per 3-0 contro l'Imperia (doppietta di Costantini e gol di Boccia) certifica una crisi nera: otto gol subiti e zero fatti nelle ultime due uscite sono numeri che non ammettono repliche. Con soli 8 punti (penalizzazione inclusa), la strada si fa tremendamente in salita.
Chiude il quadro la vitale vittoria esterna della Cairese nello scontro diretto contro il Club Milano. Il gol di Gulli nel primo tempo permette ai liguri di agganciare proprio i milanesi a quota 12 punti, dando ossigeno a una classifica che iniziava a farsi asfittica.

La quattordicesima giornata ci consegna un campionato spaccato: Vado e Ligorna corrono con un altro passo, mentre dietro l'equilibrio regna sovrano, spesso al ribasso. Il messaggio per le inseguitrici è chiaro: chi non trova continuità adesso, rischia di vedere il binocolo puntato sulla vetta per il resto della stagione.