La quattordicesima giornata del Girone B di Serie D non sarà ricordata come un turno di transizione. È stata, al contrario, la domenica della verità, quella che ha ridisegnato la vetta della classifica e rimescolato le carte in una lotta salvezza che appare più viva che mai. Se cercavamo segnali chiari dopo le schermaglie del turno precedente, il campo ha risposto con brutalità: c'è una nuova capolista solitaria, la Folgore Caratese, e c'è una "regina decaduta", il Chievo Verona, costretta a fare i conti con un passo falso tanto inatteso quanto doloroso.
L'analisi non può che partire dal vertice. La Folgore Caratese (30 punti) ha operato il sorpasso perfetto. Dopo la vittoria di misura contro lo Scanzorosciate nella 13ª giornata, decisa dal dischetto, i brianzoli hanno alzato l'asticella della prestazione in casa dell'Oltrepò. Il 2-0 finale è un manifesto di onnipotenza calcistica concentrata in otto minuti: tanto è bastato a Tremolada per siglare una doppietta fulminea (2' e 8' del primo tempo) che ha tramortito gli avversari. Tremolada si conferma l'uomo del momento: tre gol nelle ultime due gare, sei punti portati in dote quasi esclusivamente dalla sua vena realizzativa.
Diametralmente opposto l'umore in casa Chievo Verona (29 punti). I clivensi, che sembravano aver trovato solidità con il successo di misura sulla Vogherese sette giorni fa, sono crollati tra le mura amiche contro una Varesina (13 punti) affamata di punti salvezza. È la classica partita "trappola" che punisce chi non la chiude: avanti con Costantino al 25' della ripresa, il Chievo ha subito un blackout fatale. Cavalli e un omonimo Costantino (o un crudele scherzo del destino nei tabellini) hanno ribaltato il match tra il 32' e il 36', regalando ai lombardi tre punti d'oro che permettono loro di agganciare la Real Calepina e respirare. Per il Chievo, è un campanello d'allarme che suona forte: in questo girone, la classifica non scende in campo.
Alle spalle del duo di testa, la Casatese Merate (27 punti) lancia un segnale di forza devastante. Se il 2-1 alla Castellanzese della scorsa settimana era stato sudato, il 4-1 rifilato alla Vogherese è un'esibizione di potenza. Avinci è stato il mattatore assoluto con una doppietta che ha spianato la strada, prima che Carannante e Diana chiudessero i conti. Con 27 punti, agganciano il Brusaporto, che invece rallenta.
Il pareggio del Brusaporto (1-1) contro il Milan Futuro è un risultato che lascia l'amaro in bocca ai bergamaschi, incapaci di capitalizzare il vantaggio fino al rigore di Siani nel finale. Il Milan Futuro, dal canto suo, si conferma squadra ostica ma che fatica a trovare la vittoria (un solo punto nelle ultime due gare), rimanendo ancorata a quota 21.
Tra le squadre più in forma, menzione d'onore per la Virtus CiseranoBergamo. I rossoblù stanno costruendo la loro classifica sul "corto muso" e su una solidità difensiva invidiabile. Due partite, due vittorie per 1-0, sei punti. E il denominatore comune ha un nome e un cognome: Ferro. Dopo aver giustiziato la Varesina, si è ripetuto su rigore contro il Villa Valle. È questo il pragmatismo che serve in Serie D.
In coda, la situazione è incandescente. La Nuova Sondrio, fanalino di coda con 8 punti, ha dato un calcio alla crisi. Dopo il buon pareggio col Breno, è arrivata la vittoria esterna a Caldiero (1-2), firmata da Marras e Longo. Sono 4 punti in due giornate: una media da playoff per una squadra che sembrava spacciata e che ora vede la luce, seppur lontana. Notte fonda, invece, per il Pavia (10 punti) e la Vogherese (11 punti): entrambe sconfitte in entrambe le ultime due giornate, con difese che fanno acqua (4 gol subiti dalla Vogherese nell'ultimo turno, 3 dal Pavia a Scanzorosciate).
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