Se qualcuno cercava la prova definitiva che nel Girone C di Serie D il pronostico è un esercizio di pura vanità, la quattordicesima giornata ne ha offerto una dimostrazione lampante, quasi brutale. È stata la domenica delle cadute eccellenti, un turno in cui le gerarchie consolidate sono state prese a spallate dall’imprevedibilità del calcio di provincia. Il vertice della classifica, fino a domenica apparentemente granitico, ha tremato: non per un cambio di leadership, ma per un segnale d'allarme che risuona forte sia per la capolista Treviso che per l'inseguitrice Cjarlins Muzane.
Il dato più clamoroso arriva dai campi di Conegliano e Maia Alta. Il Treviso, dominatore del torneo con 34 punti e reduce dalla solida vittoria nel turno precedente contro l'Unione La Rocca Altavilla, è incappato in uno stop inatteso. Il 2-1 subito per mano del Conegliano non è solo un risultato statistico, ma la narrazione di una giornata "storta" raddrizzata dall'orgoglio dei padroni di casa. Non è bastato il gol di Salvi a metà primo tempo per indirizzare la gara sui binari biancocelesti; la doppietta di Piu (a segno al 7' e poi decisivo al 22' della ripresa) ha ribaltato l'inerzia, regalando al Conegliano 4 punti pesantissimi nelle ultime due gare, se consideriamo anche il pareggio di Chioggia.
Ma se Atene piange, Sparta non ride. Il Cjarlins Muzane (28 punti) aveva sul piatto l'occasione d'oro per riaprire il campionato e portarsi a -3 dalla vetta. Invece, la trasferta contro il Maia Alta Obermais si è trasformata in un incubo sportivo. I padroni di casa, che navigavano nelle acque agitate della zona play-out, hanno sfoderato una prestazione di puro cuore, trascinati da un Paulmichi in stato di grazia, autore di una doppietta nei primi dieci minuti che ha tramortito i friulani. Il gol di Gabrieli allo scadere del primo tempo ha illuso il Cjarlins, ma il risultato non è più cambiato. Il distacco tra prima e seconda resta invariato a 6 punti, ma psicologicamente è una giornata che lascia scorie: per il Treviso è un incidente di percorso, per il Cjarlins è il rimpianto di un match-point fallito.
Mentre davanti si rallenta, dietro si corre. Il match di cartello per la zona nobile era senza dubbio Este contro Legnago Salus. Una partita vibrante, terminata 3-2, che permette ai giallorossi di scavalcare il Mestre e piazzarsi in solitaria al terzo posto con 25 punti. L’Este ha dimostrato una capacità di reazione notevole dopo la sconfitta della 13ª giornata contro il Calvi Noale: trascinati da Aloia (a segno in due gare consecutive) e Barzon, hanno reso vano il tentativo di rimonta del Legnago, cui non è bastata una superba doppietta di Brandi. Per il Legnago, fermo a 23 punti, è un passo indietro che brucia, soprattutto dopo il successo sul San Luigi della settimana precedente.
Chi approfitta della situazione è il Bassano. Con il minimo scarto, grazie alla rete di Campesan in avvio, i giallorossi piegano il Campodarsego e agganciano il Legnago a quota 23. Quattro punti in due partite per il Bassano: una marcia silenziosa ma estremamente efficace.
Analizzando i dati delle ultime due giornate, la squadra più in forma del momento appare il Brian Lignano. Sei punti su sei disponibili: dopo aver regolato il Mestre, i friulani hanno espugnato il campo del Portogruaro in una partita folle, decisa al 51' del secondo tempo dal gol di Variola per il 3-2 finale. Una vittoria che proietta il Brian Lignano a 22 punti, a ridosso delle grandi. Per il Portogruaro, fanalino di coda a 9 punti, è una mazzata terribile: due sconfitte consecutive e una classifica che inizia a farsi preoccupante, nonostante la generosità mostrata in campo con le reti di Dovrovoljc e Destito.
Segnali di vita importanti anche dal San Luigi (13 punti), che batte 2-0 un'Unione La Rocca Altavilla in evidente difficoltà (zero punti e zero gol segnati nelle ultime due uscite), e dall'Union Clodiense, che con un netto 2-0 a Vigasio (firmato Monza e Bocalon) si porta a 20 punti, in una zona di classifica ibrida ma tranquilla.
In conclusione, la quattordicesima giornata ci consegna una classifica che, pur mantenendo le stesse distanze al vertice, cambia radicalmente nella percezione. Il Treviso resta la lepre, ma ha scoperto di essere vulnerabile. Il Cjarlins ha mostrato crepe inattese. E alle loro spalle, un gruppo di lupi affamati guidato dall'Este è pronto ad approfittare di ogni minimo errore. Il campionato è tutt'altro che chiuso.
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