Sestri Levante, Buso: «Vi dico il più bello dei miei 9 gol, anche se potevo farne di più...»

22.01.2021 15:00 di Redazione NotiziarioCalcio.com Twitter:    vedi letture
Fonte: paolozerbi.com
Sestri Levante, Buso: «Vi dico il più bello dei miei 9 gol, anche se potevo farne di più...»

Nove gol segnati in quattordici partite giocate e secondo posto in classifica: i sogni di Nicolò Buso e del Sestri Levante viaggiano di pari passo. Da un lato quelli di un calciatore ventenne, alla prima esperienza tra i senior, che vuole fare della Serie D il suo trampolino di lancio. Dall’altro una società che soltanto due stagioni fa subì un’amara retrocessione ai playout e che ora, riconquistata prontamente la Serie D è pronta alla supersfida contro il Gozzano.

La prima volta… non si scorda mai

Dopo una lunga (e più che positiva) trafila nelle giovanili, la scorsa estate ecco la chiamata del Sestri Levante. “Ho accettato subito, senza dubbi. Con tanta voglia di lavorare e fare bene. Tanti mi dicevano di aspettare una chiamata di una categoria superiore, ma alla mia età volevo trovare una squadra che mi desse l’opportunità di giocare. Sono arrivato a Sestri con il motto “testa bassa e pedalare“, il gruppo mi ha accolto alla grande e i risultati penso si vedano”. Risultati personali, con 9 gol segnati in campionato: “Il più bello? Il primo contro il Città di Varese all’esordio. Ma anche l’ultimo contro l’Arconatese. In realtà sono stati tutti belli, ma devo impegnarmi perché potevo farne di più“. E domenica la sfida nella sfida con Sylla: “Arriviamo da una serie positiva, speriamo di continuare così. Anche se l’obiettivo resta sempre la salvezza”.

A 16 anni già fuori di casa

Classe 2000, nativo di Treviso, Nicolò Buso fin da piccolo ha messo il calcio al primo posto. Talento e passione. Determinazione e voglia di arrivare. La chiamata del Cesena il primo passo importante della sua giovane carriera. “Voglio divertirmi e giocare a calcio da grande, per questo la chiamata di squadre importanti le ho vissute come soddisfazioni e non come un peso“. Certo che lasciare casa a 16 anni… “Non è stato semplice, vero. Sei lontano dalla famiglia, vedi poco gli amici. Ma è un’esperienza che ti forma”. E i 14 gol in Primavera, a Cesena, non passano inosservati. Tanto che prima della Liguria (Entella e Sestri Levante) arriva la chiamata della Roma: “Ho accettato subito. È stata un’esperienza unica, visto che ho potuto allenarmi anche con la prima squadra. In campo con campioni come De Rossi ed El Shaarawy. Poi ti giravi e a bordocampo vedevi Francesco Totti…”

Un sogno chiamato Serie A

Un campione, però, il giovane Nicolò l’ha sempre avuto in casa. Lo zio, infatti, è Renato Buso tornante di centrocampo che negli anni ’90 ha vestito le maglie (tra le altre) di Juventus, Fiorentina, Sampdoria e Napoli. “Calcisticamente non si è mai intromesso più di tanto, le scelte le ho sempre fatte da solo. Però mi ha parlato del campionato di Serie D, visto che ha allenato Gavorrano e Sangiovannese“. Da buon juventino, però, l’idolo non può che essere Alessandro Del Piero (sul profilo Facebook un giovanissimo ed emozionatissimo Nicolò è immortalato di fianco al suo campione): “L’ho sempre ammirato in campo e fuori”. E la battuta finale fa capire però il sogno che Nicolò cova: “Mi piacerebbe arrivare un giorno da mio zio e dirgli che ce l’ho fatta anche io”. Che, velatamente, vuol dire arrivare in Serie A. Rivelando ambizione ma anche tanta testa sulle spalle. La strada è lunga, ma sembra già ben tracciata.