Taranto, Giove torna a parlare: «Non possiamo sbagliare il tecnico. Dovrei chiedere scusa perché...»

29.06.2020 15:25 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Fonte: giornalerossoblu
Taranto, Giove torna a parlare: «Non possiamo sbagliare il tecnico. Dovrei chiedere scusa perché...»

Il presidente Massimo Giove torna a far sentire la sua voce e come sempre espone il pensiero in modo chiaro, forte e soprattutto deciso, alla vigilia della stagione 2020 – 21, annata che dovrà rappresentare la tanto agognata, ed attesa, svolta nella vita del club di Piazzale Dante.

In una lunga intervista rilasciata a Lorenzo D’Alò della Gazzetta del Mezzogiorno, il numero uno ionico ha toccato più temi, spiegando la cronologia e l’intento della compagine societaria, aspetti che hanno attivato la diffidenza (o ostilità, come etichettata dall’opinione pubblica) da parte di una fetta di tifoseria circa le reali intenzioni del numero uno rossoblu.

Ed in merito a questo aspetto che, ovviamente, non fa sinergia con tutte le componenti atte a determinare i successi di una stagione sportiva, il patron rossoblu ha chiaramente espresso la sua idea, nel merito, rispondendo:

«Non parlerei di ostilità. Semmai di dissenso che rimanda a una forma legittima di delusione. Ai tifosi, in realtà, dovrei chiedere scusa. Perché ancora non ho vinto, malgrado l’impegno profuso, il tempo dedicato e le risorse investite. Ma vincere nel calcio non è mai facile, specie nel girone H della D. Con le istituzioni territoriali, invece, sto cercando di coltivare un dialogo costruttivo. No, non percepisco diffidenza».

Incalzato dall’intervistatore, si accennato alla questione del logo che ha occupato i mesi di aprile e maggio in una querelle arrivata alla sua conclusione ed il pensiero del Presidente è molto chiaro, anche su questo aspetto:

«Io dico solo questo: abbiamo rimesso la società nella condizione in cui si trova la totalità dei club. Forse ci sono state delle incomprensioni. Probabilmente ci sono state delle forzature. Ma ottenere la piena disponibilità del logo rappresentava un passaggio non più rinviabile».

Inevitabile qualche accenno sulle tante voci, approcci e conseguenti smentite di trattative certe o fantastiche per la cessione della società. Anche qui l’argomento è stato liquidato in poche parole che però riassumono la posizione del numero rossoblu:

«Ci sono stati dei contatti, non posso negarlo. Ma niente di più».

In un quesito successivo, in merito alla difficoltà di poter acquisire il club da altri soggetti per condizioni difficilmente praticabili, la risposta è stata:

«Non è così. Questa non è affatto la verità. È solo un tentativo maldestro di travisarla».

Un’ulteriore domanda posta, non poteva riguardare sia il ruolo di Galigani che l’ingaggio di Pagni, fermo restando che il patron abbia il diritto di scegliersi i collaboratori di cui può avere la massima fiducia.

Nella piega delle domande, l’appendice è stata quello di chiedere “perchè continuare a volgere lo sguardo al passato per mettere in cantiere un futuro finalmente diverso ?” e la risposta molto chiara, decisa, tale da non avere bisogno di ulteriori commenti ed approfondimenti:

«Io vivo di presente e di cose da fare oggi. Non mi lascio condizionare da ciò che è stato. Galigani, in questa fase, è un consulente personale. Carte federali, rapporti istituzionali, abilità manageriale: porta un bagaglio di conoscenze specifiche e cerco di sfruttarlo. Pagni è il nuovo direttore sportivo. L’ho scelto perché può aiutarci a crescere. Credo che la sua competenza sia fuori discussione».

Non si poteva ovviamente fare un riferimento sulla programmazione della stagione 2020 – 2021, pure con i tre massimi campionati nazionali ancora in svolgimento sia per la fine della stagione regolare che per l’appendice dei play out e play off (per quanto riguarda la serie C).

L’attivismo ed il dinamismo del club sono stati confermati da Giove che ha aggiunto:

«Non siamo fermi. Lavoriamo per migliorare la struttura organizzativa e per allestire un organico che possa rivelarsi all’altezza delle aspettative».

E, in previsione della nuova stagione, il toto allenatore ha portato ad una ridda di nomi, tutti con profili non indiffrenti, ma per motivi strettamente federali, dovendo attendere la conclusione dei campionati maggiori e la stagione 2019 – 20, adesso siamo solo nel campo delle ipotesi, ma il patron rossoblu ha esplicitamente dichiarato:

«Stiamo valutando diversi profili. Il Taranto ha bisogno di una guida ferma e credibile. La scelta del tecnico è decisiva. Non possiamo sbagliare».

In proposito ad eventuali errori commessi in passato, non poteva l’intervistatore porre un quesito, che la piazza si è posto nell’immediato comunicato di conclusione della stagione attuale e quindi sulle motivazioni dell’esonero di Panarelli e l’allontanamento del Direttore De Santis, oggetti di forum, incontri, post, articoli sui mass media e social, tutti alla ricerca delle possibili spiegazioni ed interpretazioni societarie, ma Giove, anche in risposta a questo dubbio, spinoso, ha chiarito che:

«Quando si tirano le somme, si tiene conto di tutto. Abbiamo convenuto che era necessario cambiare. Nessun esonero: c’erano dei contratti che abbiamo lasciato scadere».

Il prossimo campionato inizierà con il problema della disputa delle gare a porte chiuse, quindi con alcune entrate nei bilanci societari che potrebbero venire meno (biglietti domenicali, abbonamenti, sponsor) con sofferenza per il club dal punto di vista finanziario.
Il quesito, di stringente attualità, è stato se questo motivo potrebbe essere limitativo per le eventuali ambizioni.

Risposta secca, decisa, forte e chiara da parte del presidente del club ionico:

«Le stagioni vincenti sono spesso un mix di scelte oculate, conti in equilibrio e sorte benevola. Dobbiamo tendere a questa sintesi».

Quindi la nuova formazione ionica in fase di allestimento dovrebbe seguire i dettami del nuovo settore tecnico e di questo ne è convinto Giove, che specifica ulteriormente:

«Sono valutazioni che competono l’area tecnica. Io dico che c’era del buono, e non poco, nel vecchio Taranto, quello che, l’anno scorso di questi tempi, tutti pensavano avrebbe stravinto il campionato».

Dulcis in fundo, Ferrara.

La scorsa settimana divenuto “over” (per la classificazione dei nuovi under indicati originariamente a seguito del C. U. del dicembre 2019), poi a seguito del sondaggio tra i club di serie D, il classe 1999, per la prossima stagione, è ancora under quindi il club farà le dovute valutazioni come d’altronde il patron ionico ha voluto specificare:

«Ferrara è un calciatore di valore che a Taranto ha quasi completato il suo processo di maturazione. Ha molti estimatori. Di certo non lo svendiamo».

In riferimento al sopralluogo, congiunto, effettuato dalla LND – FIGC con i tecnici comunali del settore Lavori Pubblici, per il campo B e quindi la nuova convenzione da sottoscrivere con l’Ente civico per l’uso dello Iacovone, il presidente esplica il suo pensiero:

«Ci siamo mossi per rinnovare la convenzione. Lo Iacovone è la casa del Taranto».

Non poteva mancare un accenno sulle altre massime espressioni sportive sul territorio come la Prisma Volley ed il Cus Jonico che potrebbero essere la concorrenza per l’offerta sportiva domenicale sul territorio nonchè deprimere il patron rossoblu, ma anche in questo caso Giove ha le idee chiare, forti e decise, tanto da affermare:

«Perché dovrebbe deprimermi? Sono, anzi, felice per la mia città che può finalmente beneficiare di un’offerta sportiva variegata e di grande spessore».

Chiusura con un pizzico di nostalgia, o meglio mista all’attesa per il primo giorno del campionato 2020 – 21, ovvero immaginare la gara inaugurale della stagione post epidemia, ma è chiaro che il numero uno rossoblu, pur con idee molto chiare, forti e decise, non ha nascosto un pizzico trepidazione:

«Sarà emozionante ritrovarsi. E vorrà significare tante cose: che il peggio è alle spalle e che possiamo ancora farcela. Insieme. Ho un sogno: riconquistare la fiducia dei tifosi. Ma per realizzarlo devo vincere il campionato».

Un Giove come sempre deciso, attento nella programmazione nella prossima stagione, oculato nelle scelte (dal Direttore Sportivo, Pagni, all’allenatore, ai calciatori), insomma questa volta alla ricerca del massimo risultato possibile, ma questo si potrà avere con la sinergia di tutte le componenti, tifoseria compresa, che potrà fare una parte rilevante nella prossima stagione, prevista come sempre, impegnativa e con chiara concorrenza pronta a dar battaglia alla pattuglia rossoblu.