Taranto, il ds De Santis: "Farebbe male anche Falcao..."

Fonte: blunote
Taranto, il ds De Santis: "Farebbe male anche Falcao..."

“I calciatori del Taranto sono bravi ragazzi, lavorano sul campo in maniera professionale seguendo i dettami dell’allenatore, danno il massimo in ogni partita, ma qualcuno non ha il carisma e la personalità per poter giocare allo “Iacovone” – ha spiegato Vincenzo De Santis, direttore sportivo del Taranto, nel corso di 100 Sport Magazine -. Sono onesto, non penso che questa squadra abbia gli equilibri giusti per rimontare e forse qualche errore è stato commesso in estate in fase di allestimento. Chiaramente, nessuno starà qui a vivacchiare: le dichiarazioni di resa del presidente devono rappresentare uno stimolo per fargli cambiare idea. Oggi, l’unico avversario del Taranto è proprio il Taranto: dobbiamo bravi a tirarci fuori da questa situazione. Dobbiamo dare il massimo fino alla fine per rispettare noi stessi, la società e la tifoseria”.

SFOGO GIOVE “Il presidente ha ragione: se qualcuno vuole acquistare il club, si faccia avanti senza troppi sotterfugi e magari evitando di fomentare, sotto per sotto, una tifoseria già esasperata con notizie atte solo a screditare l’attuale proprietà. Taranto deve capire che la famiglia Giove è un patrimonio della città e va salvaguardato”.

MERCATO “Prima di mandar via qualche elemento, devo avere in mano il sostituto. Se un calciatore dovesse venire a chiedermi di esssre scontento, allora mi adopero per trovargli una nuova sistemazione. Al contrario, chi resta deve dimostrare di essere da Taranto perché quando si viene qui bisogna sapere a cosa si va incontro. Le squadre si costruiscono prima dell’inizio del campionato, a dicembre o gennaio si deve solo puntellare”.

OLCESE E GORETTA “Non penso che con questi due calciatori il Taranto si sia indebolito. Nella situazione in cui ci troviamo anche uno come Falcao rischierebbe di far male. Di calciatori ne ho contattati tanti, ma non possiamo acquistare solo per il gusto di farlo…”.

TIFOSI “Chiamare alle armi i tifosi, in questo momento sarebbe ridicolo, ma devono cercare di stringersi attorno ai ragazzi che vivono un periodo di difficoltà e hanno bisogno di sostegno per invertire una rotta che, evidentemente, da soli non riescono a invertire. Per questa affermazione prenderò tanti insulti, ne sono consapevole, ma ritengo non ci siano alternative. Capisco e comprendo la rabbia dei tarantini, al loro posto sarei molto arrabbiato anche io, ma in qualche maniera bisogna ripartire”.