Vigor Carpaneto, Rossini: "Puntiamo ai play off. In D contano motivazioni, voglia e qualità"

23.02.2019 13:30 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: gazzetta di reggio
Vigor Carpaneto, Rossini: "Puntiamo ai play off. In D contano motivazioni, voglia e qualità"

Una normale flessione, di quelle che nell’arco di una stagione possono capitare. Tra l’altro, più di risultati che di prestazione. Stefano Rossini, apparentemente, non mostra alcuna preoccupazione per il mese horribilis del suo Carpaneto, reduce da quattro sconfitte consecutive - va detto che ben 3, comunque, sono arrivate in trasferta- , che hanno un poco ridimensionato il cammino di chi si era conquistato il grado di grande rivelazione della stagione e che dalle nostre parti ricordiamo come la miglior squadra vista all’opera al città del tricolore.

L’apice il 3-0 sul Modena alla prima di ritorno. Poi, mister Rossini, che cosa è successo? «Nulla di che- dice l’ex giocatore granata e figlio di Franco, indimenticato allenatore di Reggiolo e Correggese - non dimentichiamo che siamo partiti per salvarci, essendo una squadra molto giovane inevitabilmente vive di entusiasmo e quando i risultati non vengono questo cala, ma basta una vittoria, un risultato positivo per ritrovare la carica ». Il Carpaneto crede ancora nei playoff? «L’obiettivo iniziale era conservare la categoria, facendo crescere i nostri giovani, offrire un buon calcio. Poi, stando in alto, la faccenda ti stuzzica, le ambizioni crescono con l’autostima».

Questo significa che... «Adesso siamo distanti quattro punti dall’obiettivo. Non sono ipocrita: adesso puntiamo a raggiungerre i playoff, senza fare drammi non dovessimo centrarli». Se si dice che domenica la spunta chi riuscirà a disinnescare Zamparo su un fronte e Rantier sull’altro si coglie nel segno o messa così è un poco riduttivo? «Per quanto ci riguarda quando abbiamo vinto lo abbiamo fatto di squadra e è quello che dovremo fare domenica, giocare di collettivo, nelle intenzioni proveremo a ripetere il match dell’andata, affrontare la Reggiana a viso aperto, senza timori reverenziali».

Cosa ha, a suo avviso, di più la Pergolettese rispetto a Reggiana e Modena? «Il cinismo. Con noi alla fine del primo tempo, il risultato più giusto sarebbe stato 3-1 per la mia squadra. La Pergolettese invece ha saputo reagire, perché ha qualità, ma soprattutto ha la capacità, quando è chiamata a subire, di farlo in maniera indolore, senza perdere serenità e calma e poi di colpire alla prima occasione o quasi, inoltre ha tanti giocatori abituati a vincerla la serie D».

Quindi, il suo consiglio per una Reggiana chiamata eventualmente a provare a vincere il campionato la prossima stagione è di affidarsi a chi conosce già la D piuttosto che pescare in C? «Non mi permetto di dare consigli, è una mia opinione, non credo esista una ricetta sicura per vincere, altrimenti lo farebbero tutti, diciamo che contano le motivazioni, il carattere, la voglia di vincere in aggiunta alla qualità».

Sull’homepage del sito ufficiale del Carpaneto appiano immagini di amichevoli con il Sassuolo, c’è un rapporto particolare? «Particolare no, ma tra le due società, la dirigenza c’è stima,ci si conosce, i rapporti sono buoni, è stata durante un’amichevole che abbiamo visto Corazza, diversi giocatori neroverdi sono approdati qua». Dal Piacentino che idea si è fatta della vicenda del pro Piacenza? «Preferisco non parlarne, quello che è successo è semplicemente imnammisibile per un torneo professionistico, non dovrebbe succedere neppure in terza categoria o a livello di settore giovanile, meglio soprassedere».