Gabriele Di Paola ha voltato pagina. Il difensore ha rescisso consensualmente il contratto che lo legava al Siena per abbracciare una nuova sfida sportiva con il Sansepolcro, club della Valtiberina toscana. Una decisione maturata dopo mesi di riflessione e una breve parentesi, rivelatasi poco fortunata, con la maglia del Prato.

Il laterale, che nella scorsa stagione si era messo in evidenza vestendo la casacca bianconera, ha visto ridursi drasticamente le proprie chance di impiego con l'avvento in panchina di mister Bellazzini. Le caratteristiche tecniche e tattiche richieste dal nuovo allenatore non combaciavano con il profilo del giocatore, che si è così trovato ai margini del progetto tecnico nonostante avesse regolarmente preso parte alla preparazione estiva insieme al resto della rosa.

In un'intervista rilasciata al giornale "Il Fol", Di Paola ha ripercorso le tappe che lo hanno condotto alla separazione dalla Robur, società con cui mantiene comunque un rapporto di stima reciproca. «Il Siena sa che con me le porte sono sempre aperte», ha dichiarato il calciatore al quotidiano "La Nazione", lasciando intendere come il legame affettivo con i colori bianconeri resti solido nonostante l'addio.

Il periodo del ritiro pre-campionato è stato particolarmente complesso dal punto di vista emotivo per il difensore. «Non è stato semplice, speravo addirittura di trovare squadra prima che iniziasse la preparazione perché sapevo non avrei fatto parte della squadra», ha raccontato al Fol. La consapevolezza di non rientrare nei piani del tecnico era chiara fin dall'inizio, rendendo quei giorni di allenamento ancora più difficili da affrontare.

Nonostante la situazione delicata, il rapporto con l'allenatore è rimasto corretto e professionale. «Bellazzini mi disse che finché ero lì, ero in gruppo, ma chiaramente sapevo che se fossi rimasto non avrei trovato posto», ha spiegato Di Paola, sottolineando come il mister non lo avesse mai escluso formalmente dal lavoro collettivo, pur essendo evidente la necessità di trovare una nuova sistemazione.

L'opportunità è arrivata dal Sansepolcro, realtà che milita in una categoria inferiore ma in grado di garantire al giocatore quello che cercava: la possibilità di essere protagonista in campo con continuità. «Il passaggio al Sansepolcro? Si è creata questa occasione e ho detto subito di sì perché comunque avrei avuto più possibilità di giocare, anche se sapevo che mi sarei dovuto svincolare dal Siena. Mi dispiace tantissimo però ho dovuto mettere davanti a tutto il fatto di giocare», ha aggiunto il laterale.

La decisione, per quanto sofferta, è stata dettata da una valutazione pragmatica della situazione. Per un calciatore nella fase centrale della carriera, restare fuori dai meccanismi di una squadra rappresenta un rischio professionale che può compromettere la crescita tecnica e le prospettive future. Di Paola ha quindi preferito accettare una proposta che, pur rappresentando un passo indietro sul piano della categoria, gli consente di rimanere attivo e di mettersi in mostra con regolarità.

Il rammarico per non aver potuto continuare l'avventura con la maglia del Siena traspare dalle parole del giocatore, che lascia la Robur con un pizzico di amarezza ma anche con la consapevolezza di aver fatto la scelta più razionale per il prosieguo della propria carriera. L'esperienza bianconera della stagione precedente resta negli occhi e nel cuore del difensore, che ora si prepara ad affrontare con determinazione questa nuova tappa del suo percorso calcistico in terra biturgense.

Per il Sansepolcro si tratta di un innesto di esperienza e qualità, un elemento che ha già dimostrato di poter dire la sua in categorie superiori e che arriva con la voglia di rilanciarsi dopo un periodo complicato. Per Di Paola, invece, inizia un nuovo capitolo nel quale dimostrare sul campo il proprio valore, con l'ambizione di tornare presto a calcare palcoscenici più prestigiosi.

Sezione: Serie D / Data: Ven 14 novembre 2025 alle 21:00
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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