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Lupa Castelli Romani, preso bomber Tranchitella

Battuta la concorrenza del Brindisi
30.08.2014 12:00 di  Guendalina Fortunati   vedi letture
UFFICIALE: Lupa Castelli Romani, preso bomber Tranchitella

Non sempre, nel calcio, la carta d’identità conta. Ci sono atleti che sembrano essere come il vino buono, e che con il passare degli anni riescono addirittura a migliorare. È il caso di Dario Tranchitella, attaccante italo-svizzero, che di anni ormai ne ha quasi 35 (li compirà il prossimo 6 settembre), ma non ha nessuna intenzione di smettere di fare quello che gli riesce meglio: i gol. Dati alla mano, nelle ultime quattro stagioni ne ha realizzati più di 100, contribuendo attivamente alla storica promozione del Castel Rigone in Lega Pro pur non riuscendo ad evitare il successivo ritorno del club in D, lo scorso campionato.

È proprio lui il nuovo acquisto della Lupa Castelli Romani, la ciliegina sulla torta del presidente Virzi e del DG Rosato alla vigilia del match di Coppa Italia contro la Cynthia e ad una settimana dalla prima di campionato. “Dopo la delusione calcistica dell’ultimo anno”, ha dichiarato Tranchitella, “avevo bisogno di una società ambiziosa e sana che avesse voglia di vincere, proprio come me. A Castel Rigone ho vissuto anni importanti, togliendomi tante soddisfazioni, ma per la prima volta ho provato sulla mia pelle quello che si prova dopo una retrocessione. Si sta male, e anche i gol che hai realizzato (17 nell’ultima stagione, ndr) passano in secondo piano perché vengono meno i risultati della squadra. Oggi sono qui, con tanta voglia di riscatto: nella mia carriera ho vissuto tante esperienze e non è facile dire quale sia stata la più bella, ma io spero che sarà quella che sta per iniziare con la maglia della Lupa!”.

Perché se quello dilettantistico è un calcio che arriva a considerare “vecchi” anche i ragazzi di 20 anni, non appena superano la cosiddetta età di Lega, Tranchitella è la dimostrazione che bisogna guardare oltre. “Sono convinto che finché ci si diverte si deve continuare a giocare, cercando sempre di dare il massimo, anche perché penso che per la maggior parte di noi questa è una passione ancor prima che un lavoro, e di conseguenza va affrontata come tale. Personalmente, posso dire che ora mi diverto molto di più rispetto ai miei primi anni di carriera, perché ho maturato la consapevolezza dei miei mezzi, sono cresciuto e vivo il calcio in maniera più cosciente. Non ho paura di giocarmi il posto con altri compagni, perché quando una squadra ha ambizioni importanti è normale che sia così. La serie D è un campionato tosto, forse tra i più difficili perché ne vince una sola e i play off lasciano il tempo che trovano, quindi sarà veramente dura”.

E se lo dice lui, bisogna fidarsi: Dario, infatti, è uno che di serie D se ne intende, visto che in carriera l’ha vinta per diverse volte. Con il Poggibonsi, con la Colligiana, e ovviamente con il Castel Rigone. Eppure, con il raggruppamento laziale non ha mai avuto a che fare: “Non ho mai giocato in questa regione, ma sono tranquillo perché con l’aiuto dei compagni so che capirò presto quello che mi aspetta. Pur non conoscendo personalmente nessuno di loro, se non di nome, fin dal primo giorno ho capito che questo è un gruppo unito e ben amalgamato, e sono certo che integrarsi non sarà un problema. A livello di campo, non sono io a dovermi descrivere. Dei miei pregi dovrebbero parlare gli altri, di difetti ne ho talmente tanti che non potrei mai elencarli tutti. Una cosa è certa: come ogni anno io darò il massimo per rendermi utile al gruppo e ripagare la fiducia della società e del mister”.

In attesa dei primi gol, Dario Tranchitella si presenta così. Con la voce pacata e l’atteggiamento umile di chi si inserisce in un ambiente nuovo in punta di piedi, mettendosi fin da subito a disposizione del gruppo e dei compagni a dispetto del bagaglio pieno di gol che si porta dietro. Guai, però, a chiedergli se ha già pensato a cosa farà “da grande”, quando smetterà di giocare a calcio. “Dai, non scherziamo”, ride. “La mia carriera da calciatore sarà ancora molto lunga, quindi c’è tempo per pensare al futuro!”. Touché!