Basilicata - Viggiano, si dimette il presidente Postiglione
“Con molto rammarico, mi vedo costretto a lasciare Viggiano ed il progetto calcistico che per esso
avevo”.
Così Giuseppe Postiglione ormai ex patron del Viggiano calcio. Motivo della decisione
incomprensioni tra il massimo dirigente della squadra di calcio e l'amministrazione Cicala, circa
l’oramai chiacchieratissimo contributo di 50.000 euro già deliberato dall’amministrazione
uscente Alberti in favore dell’associazione sportiva dilettantistica ma che la nuova giunta
comunale ha dapprima bloccato e parrebbe successivamente revocato. Una decisione che, se
confermata, renderebbe vano ogni tentativo di salvare la squadra viggianese, così come ha
provato fino ad ora a fare Postiglione.
L'ex patron afferma di lasciare perché: “per prima cosa non abbiamo ricevuto nessuna
comunicazione ufficiale circa il venir meno dell'impegno dell'amministrazione e non esiste
nessun atto in pubblicazione all’albo pretorio. Questa amministrazione, continua Postiglione, sta
gestendo la cosa pubblica come se fosse un’azienda privata. Esiste una delibera della giunta
Alberti, a cui è seguita una determina di 50.000 euro ed un successivo impegno di spesa per la
liquidazione di 25.000 euro quale primo acconto, soldi che non sono mai stati versati dalla nuova
amministrazione, nonostante la messa in mora che il legale della società ha notificato al
Municipio. Senza nessun atto ufficiale e nessuna comunicazione scritta alla società, che nel
frattempo ha preso impegni a fronte anche di quella determina, non appare regolare questo
modus operandi dell'amministrazione. Non si può giocare sulla pelle delle persone e della
comunità. Io lascio, con la speranza che ci possa essere un futuro sportivo per i tifosi Viggianesi.
Spero che al più presto il comune possa sbloccare questa paradossale situazione, così da rendere
possibile l'arrivo di altri interessati a dare una mano. Ovviamente, valuterò anche la possibilità di
tutelare in ogni opportuna sede le ragioni del sottoscritto, il quale esce fortemente danneggiato
da questa situazione. Ringrazio tutti quanti hanno creduto nella bontà del mio progetto e mi
scuso se, per colpe non mie, tutto è così miseramente finito. Non sono pentito della scelta di
venire qui, ma per la disastrosa situazione in cui versa la Polisportiva, senza che l'amministrazione
corrisponda ai propri impegno, nessuno può farcela”.