Sicilia - Rosolini, il presidente Errante è una furia: "C'è un disegno contro di noi. Basta, lascio"

30.09.2014 09:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
Fonte: per NotiziaioCalcio.com Gian Paolo Montineri
Sicilia - Rosolini, il presidente Errante è una furia: "C'è un disegno contro di noi. Basta, lascio"

La quarta giornata del campionato di eccellenza siciliano, nel girone B, apre scenari infernali. A Misterbianco non si è giocato per la mancata riscossione dell’iscrizione al campionato della squadra etnea. L’ennesima sconfitta del Rosolini, fa uscire dai gangheri il presidente amaranto Pietro Errante.

Attacca tutto e tutti, facendo nomination da oscar ma in negativo. Minaccia di staccare la spina, difendendo venticinque anni di attività calcistica nel dilettantismo. Una sconfitta in considerazione che mai come quest’anno la squadra amaranto abbia un’organico di assoluto rispetto con Fornoni, Ulma, Martinez, Implatini e Gigi Calabrese, con il tecnico Trombatore premiato due anni fa fra i più emergenti.

“Credo che mai come oggi in venticinque anni prendo in considerazione l’idea di lasciare il calcio. Dico subito ed in modo chiaro che Raciti e Morgana sono dei grandi uomini e dei leader, poiché sono in missione da una vita per questo sport, ma devono maggiormente verificare e conoscere i loro subalterni”.

Da qui in poi è una cronologia di dettagli ambigui ed infernali, poiché per il presidente Pietro Errante non è colpa totalmente della sua squadra e del suo allenatore se si non accumulate solo sconfitte, anzi, aggiunge che ogni mercoledì il suo Rosolini paghi dazio disciplinare, con multe e squalifiche chirurgiche.

Iniziamo con l’andata di Coppa itala con il Città di Siracusa: “La con il Siracusa del 24 Agosto ci ha sorpreso per la quantità di tifosi giunti allo stadio, ma credo che abbia sorpreso un po’ tutti, soprattutto per la massa di tifosi arrivati da Siracusa, un afflusso che ha creto non pochi problemi all’ingresso - continua Pietro Errante -. Ho anche chiamato il presidente Morgana chiedendo consigli e informandolo su ciò che stava accadendo, ebbene l’arbitro nel referto piazza il ritardo dell’inizio della gara per colpa della società Rosolini con multa”. 

Inizia il campionato si va a Mascalucia contro la San Pio X, nessuna chiara imputazione alla terna arbitrale, ma l’espulsione di Ricca, inesistente, ed il gol annullato, aggiunto ai dati delle altre gare apre uno scenario di sospetti, dubbi, anche illogici, ma con un ritorno al passato. “Negli anni '80 denunciai una combine arbitrale, fui deciso ad andare fino in fondo. Solo dopo qualche tempo ebbi certezze sui fatti, quei nomi furono deferiti e tolti dall’attività”.

Seconda di campionato, in casa con il Viagrande, altra sconfitta. ”Nulla da eccepire alla squadra avversaria, loro hanno meritato di vincere ma un’episodio, non di nostra responsabilità, ha scaldato gli animi. Al minuto 86' il ragazzo di colore del Viagrande va ad esultare in modo provocatorio verso la tribuna dei nostri tifosi, atto incivile ed inappropriato. Dalla tribuna vi assicuro che non vi è stato nessun insulto antisemita e razzista nei confronti del ragazzo, la tifoseria del Rosolini è la gente di Rosolini: nessun gruppo organizzato, né ultras. Sono famiglie, donne, bambini e molti anziani appassionati di calcio. Non vi è altro. Ebbene, il mercoledì successivo arriva la diffida e 300 euro di multa per frasi razziste”.

Il presidente Errante è arrabbiato, incredulo: “Non voglio crederci che ci possa essere una trama nei confronti del Rosolini o del sottoscritto, purtroppo la lunga esperienza nei campi di calcio mi permette di individuare qualcosa. Si accettano gli errori, il rigore non dato, i fuorigioco. Durante la stagione avviene la compensazione ma quest’anno è realmente strano".
Si va a Scordia per la terza di campionato. "Passiamo in vantaggio, anche inaspettato se vogliamo. Ma il signor Ganci di Enna diventa assoluto protagonista, riesce ad ammonire undici giocatori, permettendo alla squadra dello Scordia di ribaltare il risultato. Ebbene, su questo arbitro non demordo, non ho prove ma andrò fino in fondo. Ma l’episodio che mi ha fatto alterare è stato al saluto per il ritiro della distinta, mi ha salutato con un grazie ed a presto, io con fare pur arrabbiato ho risposto grazie, ma mi auguro di non incontrarla, visto la direzione di gara, il tutto davanti all’osservatore degli arbitri. Il mercoledì successivo squalifica per me di un mese e del tecnico per due mesi. Io vorrei far capire che otto minuti dopo la fine di una gara uno sfogo ci può stare, il mio tecnico non è solo l’allenatore, ma è anche un giocatore, il danno è il doppio.
Mi rivolgo a Morgana: il Rosolini quest’anno ha versato inizialmente una somma di 8500 euro, tra chiusure di pendenze della stagione scorsa ed iscrizione, se ad inizio stagione ha parlato di famiglia, di venirci incontro oggi con il Rosolini cosa e come si vuole comportare? Nella famiglia anche con una pacca sulle spalle o con una considerazione di ascolto affettivo si possono ottenere risultati, o sono meglio le società che le fa iscrivere e poi non hanno versato un centesimo, vedi riferimento al Misterbianco. E dico a Raciti, guardi meglio dentro casa e verifichi meglio chi sono gli arbitri e gli uomini che lo rappresentano".

Chiudiamo con l’ultima gara, quella in casa di domenica scorsa contro il Taormina, altra sconfitta secondo il presidente Errante pilotata della terna arbitrale: “Intanto arbitro inadeguato e con limiti tecnici rilevanti, abbiamo venticinque anni di calcio sul campo e capisci da subito se va o meno. Ma siamo arrabbiati ed increduli, sembra di combattere contro una lobby che ha già deciso la nostra retrocessione. Io non voglio ritornare indietro nel tempo, ho promesso a Morgana che non vi sarà nessun gesto violento ed inconsulto calcisticamente parlando, è giusto sapere che prima erano i fratelli Errante, oggi è solo Piero Errante. Siamo senza amministrazione, fare calcio oggi è molto delicato e di sacrificio, pur non nascondendo la nostra passione, perché al sottoscritto piace il calcio, ma non deve diventare una malattia incurabile. Mi toglie il sonno tutto questo, non voglio crederci, ad una bassezza del genere, per questo realmente sto valutando di lasciare”.
Il presidente però non ha messo assolutamente in dubbio la gestione tecnica sui risultati, di solito a questo punto vengono fuori le magagne negli spogliatoi. O c’è rottura interna o si cambia tecnico per la scossa e verificare se i giocatori remano tutti dalla stessa parte. “Credo che  il tecnico abbia le sue responsabilità, però ci si confronta. Chiedo questo a Morgana, di dare attenzione a società come il Rosolini e di garantire trasparenza a chi non da garanzie, come il Misterbianco. A  Raciti dico di gestire con attributi la stagione e nel caso tagliare rami malati".