Sicilia - Tiger Brolo, la società risponde alle polemiche

29.07.2015 06:00 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: comunicato stampa
Sicilia - Tiger Brolo, la società risponde alle polemiche

In merito all’articolo “La Tiger scompare, tifosi amari: «Una vicenda gestita male»” a firma di Pippo Condipodero, pubblicato sulla Gazzetta del Sud in data 27 luglio 2015, Irene Ricciardello, primo cittadino di Brolo, e il gruppo ultras brolese “La Cella”, hanno deciso di replicare al giornalista, viste le tante inesattezze e falsità presenti nel pezzo succitato, teorie e supposizioni che vanno assolutamente confutate. Irene Ricciardello, per cominciare, non ha mai fatto parte del direttivo della Tiger Brolo. Probabile che il signor Condipodero disconoscesse tali informazioni. Da buon giornalista qual è ci si aspetterebbe ben altro, non strafalcioni o gaffe del genere, come tanti se ne sono letti in passato, tra qui pro quo, azioni di gioco inventate e calciatori scambiati come nulla fosse. «Mi sorprendono moltissimo le dichiarazioni virgolettate dei componenti della “Cella” – precisa Irene Ricciardello - visto che, in virtù della profonda stima personale che mi lega loro, ho sempre cercato di mantenere un dialogo sincero e aperto con il tifo organizzato brolese, parlando molto in questi mesi. I ragazzi sanno bene che le motivazioni che hanno portato a queste situazioni in casa Tiger non si riferiscono di certo alle somme riguardanti l’iscrizione il prossimo torneo di Eccellenza. Nutro forti dubbi sulla veridicità di tali dichiarazioni. Nonostante ciò – prosegue il sindaco di Brolo -, non posso esimermi dall’affermare e dal precisare che nessuno di noi si sarebbe mai sognato di chiedere una colletta per l’iscrizione. Abbiamo affrontato da soli e dignitosamente le ingenti spese per la Serie D, non ci saremmo certo tirati indietro adesso dinnanzi alle somme, tra l’altro veramente esigue in confronto al passato, necessarie all’iscrizione al prossimo campionato di Eccellenza. Comprendo e condivido appieno l’amarezza per la perdita di un patrimonio sportivo, non solo per Brolo ma per l’intero comprensorio. Tuttavia, ritengo di essermi impegnata al massimo, anche nella ricerca di nuovi sponsor e/o nuovi assetti societari. Situazioni che, per ragioni che non devo essere io a spiegare, non si sono potute concretizzare. Onestamente, però, l’amarezza più grande è la rinnovata consapevolezza che tutto, ormai, nel nostro paese deve essere strumentalizzato per meri scopi politici. Tutti hanno il diritto di esprimere le proprie opinioni, sempre, ma nei limiti della realtà e della lealtà. Si può chiudere un occhio su un fantasioso racconto di una partita di calcio ma diffondere informazioni non corrette o mettere in bocca alle persone parole mai pronunciate è poco professionale e profondamente parziale. Il signor Condipodero – conclude la Ricciardello - dovrebbe decidersi ad ispirarsi meno ad Esopo e Pericle e a provare ad informarsi meglio prima di sparare a zero senza mai mettere a fuoco e centrare il bersaglio». «Smentiamo categoricamente di aver rilasciato dichiarazioni, tantomeno di quel tipo, al signor Condipodero – fanno sapere i rappresentanti del gruppo ultras “La Cella” -. Non sappiamo perché siamo stati tirati in ballo, possiamo solo affermare che ringraziamo coloro che si sono impegnati per i colori gialloneri in questi anni e auspichiamo un ritorno in campo della nostra amata squadra il più presto possibile».