Noto, Romano: “Allenare oggi è difficile". Strianese: "Nel calcio se non scendi in campo scattano le penalità, eppure il Parma.."

29.03.2015 07:13 di  Gian Paolo Montineri  Twitter:    vedi letture
Noto, Romano: “Allenare oggi è difficile". Strianese: "Nel calcio se non scendi in campo scattano le penalità, eppure il Parma.."

Ancora ventuno punti a disposizione. Un sostanzioso piatto che permetterebbe di saziare la stagione con la salvezza. Se il Noto può farcela merito è anche del suo tecnico Pippo Romano e del diesse Vittorio Strianese. Centrare l'obiettivo sarebbe un successo frutto, come sottolinea lo stesso tecnico, “del grande lavoro svolto quotidianamente, ed ancor più straordinario poiché fatto in condizioni molto estreme, senza struttura, senza logistica e senza assistenza medica, pur ringraziando chi come Salvatore Runza ha messo a disposizione la sua professionalità senza porre condizioni di alcun genere”.

Ironizzando, ma non troppo, sullo stato dello Stadio Palattucci ridotto ad una sorta di pascolo, il diesse Strianese tuona: "Ogni giorno in giro a cercare uno stadio dove allenarci, radunarci, in giro tra Siracusa, Rosolini e Palazzolo Acreide per le gare ufficiali. Siamo stanchi, spremuti e logorati”.

Ancora 21 punti e la salvezza non sembra impossibile. “Ci mancano quattro, cinque punti da questa classifica - afferma Strianese - non abbiamo digerito ed accettato la sconfitta in gara con il Rende, l’arbitro è stato troppo determinante nel risultato finale, ma i ragazzi stanno facendo grandi cose partendo da Cocuzza, Cucinotta, Ficarotta, Primo, Petrassi a finire coi giovani Marino, Peluso e Saluto, continua il ds, vorrei dire grazie anche a chi ha iniziato l’avventura, da Ferla un vero leader, pochi oggi come lui vivono il ruolo di calciatore. Ed aggiungo Rizza, ed anche chi ha scelto di andare via a dicembre, si è sempre contraddistinto per abnegazione e dignità, basta ricordare gli allenamenti sotto la cattedrale, i punti fatti sono stati frutto di gare importanti, le nostre avversarie non erano assolutamente in crisi”.

Sulla questione interviene il tecnico Romano: ”A noi manca tutto dicembre, il gap di oggi è frutto di quel periodo. Naturalmente oggi la situazione è diversa, ma siamo sempre come un’equilibrista a 1000 metri di altezza. I ragazzi oggi sono tutti pronti e disponibili, anche chi come Marino e Butera, vittime di prolemi di pubalgia, stringono i denti e sono sempre pronti. Dimostrando abnegazione e grande orgoglio”.

Strianese però è irrequieto: “Siamo stanchi di lavorare sempre con l’acqua alla gola, con il tramonto che sembra non dar spazio al sole, ad un’altra possibilità. Personalmente vorrei poter esprimermi per una volta in un contesto più sereno, sin dall’inizio, perché è frustrante dover sempre scavare e raschiare il pozzo”. 

A trarre in inganno, in un certo senso, spesso è la passione. Così come spiega lo stesso mister Romano quando traccia il profilo degli allenatori che pur di rientrare in pista accettano incarichi al "limite".

“Sono colore che soffrono senza, che hanno questa viscerale ed accecante passione. Quelli che hanno ancora dei sogni. Ma il vero allenatore ama lavorare con la spalle una società trasparente, coerente e che vuole realizzare un progetto calcistico completo e non lottare quotidianamente condividendo con staff e calciatori amarezze e tensioni scoraggianti".

Oggi Pippo Romano come vive la cittadina di Noto?: “Mi piace, e tanto. La gente che ti incontra per il piacere di stringerti la mano, segno che sei apprezzato per il tuo lavoro. Raggiungere la salvezza col Noto significa dare soddisfazione anche a queste persone. Per raggiungere l'obiettivo ci mancano sette partite e non possiamo lasciare nulla al caso, nemmeno dal punto di vista mentale".

La chiosa è del direttore sportivo Strianese: ”Le regole vanno rispettate. A Parma gare rinviate, senza nessuna penalizzazione o altro, eppure le regole sono uguali dalla serie A alla terza categoria, come si fa a rendere credibile il sacrificio di tanti addetti ai lavori come noi. Raccapricciante quello che abbiamo visto in questi giorni. La salvezza per noi sarebbe il giusto merito per il lavoro svolto".