Puteolana - Arzanese, il pronostico di Potenza

21.11.2014 13:00 di  Michele Mastrobuoni  Twitter:    vedi letture
© Foto Michele Mastrobuoni
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L’anno scorso condusse la Puteolana alla salvezza. All’inizio di questa stagione è stato vicinissimo alla panchina dell’Arzanese. Strano il destino di Enzo Potenza; eroe a Pozzuoli, corteggiato dal club di Arzano, ed ora spettatore super partes della sfida tra la squadra che ha rappresentato il suo recente passato e quella che avrebbe potuto riempire l’ennesimo rigo del suo curriculum da allenatore. Di sicuro a Pozzuoli lo ricordano con affetto, e forse qualcuno, dalle parti di Arzano, si chiede quali sarebbero stati gli scenari attuali con Potenza alla conduzione tecnica della squadra biancoceleste. Tuttavia, il tempo dei se e dei ma, su un versante come sull’altro, è abbondantemente scaduto. Puteolana ed Arzanese non possono più indugiare su ciò che è stato o non è stato. Men che mai possono permettersi di sbagliare. La sfida di domenica ha già il sapore del dentro o fuori, nonostante si sia appena a novembre. Una sfida delicatissima, riguardo la quale Potenza riveste il ruolo di opinionista d’eccellenza per Notiziariocalcio.com.

Mister Potenza, domenica a Pozzuoli va di scena una gara clou in chiave salvezza. Crede che essa sarà risolutiva per le sorti di Puteolana ed Arzanese?
Sicuramente si tratta di una partita importante, alla quale entrambe le squadre si apprestano con il chiaro intento di non perdere terreno. Tanto la Puteolana quanto l’Arzanese hanno necessità di vincere, ma non dipenderà solo da loro”.

Cosa intende, per l'esattezza?
Molto dipende anche da quel che faranno le altre squadre impelagate nella lotta salvezza. Se queste dovessero perdere, Puteolana ed Arzanese potrebbero anche accontentarsi di un pari. In caso contrario, chi dovesse vincere lo scontro diretto del Conte di certo porterebbe a casa un risultato importante”.

Qualunque sarà l’esito, esso potrà avere ripercussioni psicologiche sulle due squadre?
Puteolana – Arzanese è la classica partita che ti fa risorgere o ti fa sprofondare, specie se consideriamo il calendario. Dopo lo scontro diretto, i Diavoli Rossi andranno ad Andria, mentre ad Arzano arriverà il Bisceglie. Due impegni delicatissimi, ai quali sarà importante arrivare con la giusta tensione nervosa. Per entrambe la sconfitta potrebbe rappresentare una mazzata, così come la vittoria potrebbe regalare una spinta enorme”.

Se la sente di fare un pronostico?
Ognuna di esse ha bisogno di conquistare tre punti. L’Arzanese, sotto l’aspetto del gioco, ha dimostrato qualcosa in più nel corso delle ultime partite. La Puteolana, purtroppo, ha ancora un rendimento altalenante. Il bottino della gestione Muro è esiguo, perché parla di sei sconfitte, un pari ed una vittoria. Serve un’inversione di tendenza; non è facile, ma per esperienza so che, quando vuole, Pozzuoli sa far bene. È necessario che si mettano da parte tutti i se e tutti i ma, e che l’ambiente flegreo si stringa intorno alla squadra”.

Dalle sue parole, è chiaro che nutre ancora profondo affetto nei confronti di Pozzuoli…
Auguro ogni bene alla Puteolana; con quei colori ho conquistato una salvezza difficile, quindi so cosa voglia dire gioire al cospetto di quel pubblico straordinario”.

Mettendo da parte i sentimentalismi, crede che Puteolana ed Arzanese siano già condannate?
Credo che abbiano ancora la possibilità di tirarsi fuori d’impaccio, perché a mio avviso nulla è ancora compromesso. La possibilità di disputare il play out in casa è ad appena sei punti, che non sono un’enormità. La bagarre salvezza è incandescente; da essa mi sento di escludere soltanto il Monopoli, che con quelle posizioni non ha alcunché da spartire, mentre temo che potrebbero venir risucchiate anche Manfredonia e Gelbison, seppur quest’ultima è bravissima a costruire il proprio campionato tra le mura amiche del Morra”.

Ultima domanda. Lei ha conosciuto tanto il presidente della Puteolana quanto quello dell’Arzanese. Che opinione ha maturato nei loro confronti?
La Puteolana deve fare i  conti con il potenziale di Capuano il quale, se ne avesse voglia, potrebbe far calcio da solo. Il presidente Serrao, invece, ha optato per una gestione oculata ma, se decidesse di scendere in campo in prima persona, potrebbe allestire una squadra da primato”.