Gaeta, emergono le prime notizie: Belalba e Melchionna accusati di estorcere fino a 3.000 euro a calciatore

Promozione Lazio
21.09.2017 12:00 di  Massimo Poerio   vedi letture
Gaeta, emergono le prime notizie: Belalba e Melchionna accusati di estorcere fino a 3.000 euro a calciatore
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Emergono dettagli in merito all'operazione denominata "Dribbling" che ieri ha portato agli arresti domiciliari Vincenza Bealalba, figlia del presidente del Gaeta nonchè dirigente del club, e Felice Melchionna, ex allenatore oggi con un ruolo dirigenziale nella società laziale.

Sarebbero sei gli episodi di estorsione contestati ai due nel periodo compreso tra il 2015 ed il 2017, allora il Gaeta giocava nel campionato di Eccellenza. Secondo gli inquirenti sei calciatori sarebbero stati vittime di estorsione: sarebbero stati costretti a pagare dai 2.000 ai 3.000 euro, una somma ovviamente indebita, per ottenere lo svincolo da parte della società. Questo l'unico modo per svincolarsi (e qui torna prepotentemente il problema del vincolo sportivo, ndr) e potersi garantire una fonte di sostentamento lavorando presso altre società. Non accettare l’indebita richiesta avanzata dal club avrebbe comportato il rimanere vincolati al Gaeta e percepire esclusivamente il rimborso spese previsto.

Vincenza Belalba è anche accusata di calunnia per avere, secondo l'accusa, fatto falsa denuncia di smarrimento di assegni  che, invece, la stessa consegnava ai calciatori in modo da impedire agli stessi di incassare i titoli che rappresentavano la quota di rimborso spese stabilita in sede di contratto.

“I due indagati – scrivono i Carabinieri – avrebbero agito sempre in accordo e previo concerto tra loro secondo una strategia collaudata e pianificata che ha dimostrato la loro particolare spregiudicatezza e indifferenza, ma allo stesso tempo con il riserbo necessario pur di conseguire profitti o evitare danni patrimoniali. Per tale ragione i due sono stati sottoposti agli arresti domiciliari". CONTINUA A LEGGERE