Alessandria, Rubba: «Perso sul campo, ma ci siamo salvati come società»

29.03.2024 14:45 di  Redazione NotiziarioCalcio.com  Twitter:    vedi letture
Alessandria, Rubba: «Perso sul campo, ma ci siamo salvati come società»

Nonostante la conferenza stampa di casa Alessandria abbia subito uno slittamento (a causa di problemi di salute che affliggono il direttore generale Giulio Maione, ndr), dalle colonne di Tuttosport è comunque intervenuto il vicepresidente dei grigi William Rubba: "Abbiamo perso sul campo, ma ci siamo salvati come società. Perché senza questa proprietà, senza 1 milione 800mila euro messi da Andrea Molinaro e Giulio Maione, l’Alessandria sarebbe fallita. C’era un disegno ben preciso, che avrebbe portato a questo epilogo e queste due persone l’hanno scongiurato. Il merito è anche e soprattutto di Cesare Rossini (avvocato che ha curato la cessione delle quote da Enea Benedetto alla nuova proprietà, ndr), che è stato determinante".

Quindi le scuse "perché la Serie D ci fa molto male, a me per primo che sono alessandrino doc e innamorato della mia città e dei Grigi: abbiamo sbagliato, il campo ci ha punito, ma almeno l’Alessandria continuerà a esistere, altrimenti, con quanto è stato fatto prima dell'arrivo di questa dirigenza, non sarebbe stato così". Per Rubba la D non è un male "ma va affrontata con gente di calcio". E ha già un'idea del gruppo che dovrà affrontarla: "Della rosa di questa stagione resteranno in pochi. Non i vecchi, forse l’unica eccezione che si può fare è per Spurio, il portiere. E per qualche giovane, che in D può crescere, penso, ad esempio, a Pellitteri. Tutti gli altri fuori, anche quelli che, di recente, mi hanno cercato per chiedermi di restare il prossimo anno. C’è troppa gente che ha smesso di giocare da tempo e non mette la gamba".

Rubba è convinto che "ormai la situazione è insanabile. Si deve fare piazza pulita scegliendo persone di calcio, perché questa professionalità ci è mancata e l’abbiamo pagata a caro prezzo sul campo". E sul suo futuro conclude: "Se arriva gente di calcio io cedo anche il mio posto, magari garantendo un aiuto dall'esterno. Se servo resto".