Torneo delle Regioni - Il Veneto è campione di Calcio a 5 maschile

22.04.2014 11:50 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Torneo delle Regioni - Il Veneto è campione di Calcio a 5 maschile

Mister Luigi Regondi al primo colpo riporta il Veneto sul tetto d'Italia per la categoria futsal maschile dopo sei anni di digiuno lenendo la ferita della scorsa finale persa con la Lombardia. Il Lazio forse qualche rimpianto può averlo perché la squadra di Silvio Crisari ha macinato gioco solo dopo aver capito che tutto era perso. Ma si sa, le finali non si giocano solo con i muscoli ma anche con la testa ed il Veneto è entrato subito in partita chiudendo il primo tempo sul 7-3. Il Lazio ha subito troppo nella prima frazione perdendo anche il migliore dei suoi Alleva per doppia ammonizione. Nel secondo tempo i laziali si sono scrollati di dosso ogni timore e son partiti all'assalto degli avversari. Una girandola di gol ed emozioni hanno riaperto parzialmente il match ma Ghirardello si è superato compiendo almeno sei interventi strepitosi. Al fischio finale prima di essere sommerso di abbracci e dagli scrosci d'acqua da parte dei suoi ragazzi mister Regondi si allarga in un sorriso: "Al primo colpo ho conquistato la coppa, beh posso anche andarmene da vincente, il mio l'ho fatto. Scherzi a parte devo ringraziare questi ragazzi che hanno sempre tenuto alta la tensione e l'attenzione, due aspetti che hanno inciso in questa finale". Prima di congedarsi il mister che da dodici anni miete vittorie nel futsal con gli acuti ad Arzignano ci tiene a ricordare un aspetto non di poco conto:" Ringrazio le 28 società che ci hanno messo a disposizione i ragazzi per i raduni, abbiamo provato ben 92 ragazzi potendo svolgere un lavoro progressivo. Un gran lavoro di sinergia che ha trovato subito riscontro sul campo. Toni pacati anche da parte del mister del Lazio Silvio Crisari in cui delusione e rabbia non offuscano una lucida analisi della partita:" Potevamo aspettarli e invece ci siamo giocati la gara a viso aperto. E' andata male ma la scelta è stata giusta, siamo portati ad attaccare e non speculare, non possiamo snaturarci, giochiamo sempre per fare un gol in più dell'avversario". L'allenatore che ha guidato per tanti anni il club c5 del circolo Aniene chiude con una battuta:" Sono tre anni che guido la Rappresentativa del futsal Lazio al TDR, ho conquistato i quarti, le semifinali ed ora la finale, vorrà dire che la prossima sarà l'annata buona".

La festa adesso è completa. Dopo il trionfo nel Futsal femminile, il Veneto si laurea campione d'Italia anche con la Rappresentativa di C5 Maschile realizzando un'impresa finora mai riuscita prima nel Torneo delle Regioni. Il tricolore per gli uomini di Regondi arriva al termine di una finale giocata a ritmi vertiginosi, ricca di gol e di emozioni a raffica. Vince meritatamente il Veneto, che ha condotto la gara dall'inizio alla fine ma può uscire a testa altissima dal Pala Ge.Tur il Lazio di Silvio Crisari, mai domo e anche sfortunato in diverse circostanze. I biancoazzurri partono a mille, creando subito situazioni di pericolo dalle parti di Bartolo. Dall'altra parte, il Veneto attende sornione il suo momento, che arriva allo scoccare del quarto minuto di gioco, quando Zoccolillo raccoglie un'infelice respinta del portiere laziale e spara sotto la traversa. Nemmeno un giro di lancette ed è raddoppio granata, grazie ad un'altra ripartenza fulminea orchestrata da Tenderini e finalizzata ancora da Zoccolillo, che mette a sedere il portiere e segna a porta vuota. Partita in ghiaccio? Macché, già al 7' arriva un episodio che può cambiare i destini dell'incontro. Bartolo abbatte Alleva lanciato a rete: rosso per l'estremo veneto e punizione al limite della lunetta per il Lazio, che Konov converte nell'1-2 con una botta violenta all'angolino basso. Ora sono i biancoazzurri di coach Crisari ad avere il vento in poppa ma i tentativi di Konov, Alleva (due volte ciascuno) e Raubo si schiantano sempre sulle mani di Ghirardello. Il forcing laziale non punge a sufficienza, le ripartenze venete sì. Al 13' Azzoni si accentra e scarica in porta il terzo gol per la formazione di Luigi Regondi mentre il 4-1 (15') è un pezzo di bravura di Zoccolillo che confeziona il gol con un controllo e un tiro al sette da antologia. Da lì al termine del primo periodo è un susseguirsi di gol e colpi di scena, Alleva, di rabbia, accorcia per i suoi da distanza ravvicinata (2-4). Tenderini porta i suoi nuovamente sopra di tre con una punizione chirurgica, quindi segna Meo (che raccoglie una respinta di Ottaviani su Paquia Ventura), ma ancora Alleva rianima il Lazio, al termine di un'azione di sfondamento a destra. È l'ultimo ruggito del numero 6 biancoceleste (fin lì il migliore dei suoi), che viene espulso poco dopo per una (presunta) simulazione, costatagli il secondo giallo. Se i nervi sono ormai tesissimi in casa Lazio, dal canto suo, il Veneto ha la pazienza dei forti e qualche secondo prima dell'intervallo trova il punto del 7-3 con la deviazione sotto misura di Tenderini, al termine di un'infinita ragnatela di passaggi dei granata. Le occasioni fioccano da una parte e dall'altra anche nella ripresa ma per vedere il primo gol bisogna attendere l'11: Cerchiari sguscia via a sinistra e serve Fortini a centro area, appoggio comodo e quarto gol laziale. A questo punto Crisari rompe gli indugi inserendo il portiere di movimento. Una mossa che sembra non pagare, visto l'immediato palo-gol di Tenderini a porta vuota che manda il Veneto sull'8-4. Ma è solo una questione di tempo, con l'uomo in più sul perimetro il Lazio riesce ad allargare le maglie della difesa veneta e presto raccoglie i frutti del suo lavoro ai fianchi dell'avversario. Al 16' Fortini segna il 5-8 con una girata repentina di sinistro, due minuti dopo capitan Cerchiari riduce ulteriormente il gap su calcio di rigore (fallo di mano di Biancato). Il Veneto è chiaramente in apnea, ma ha ancora due gol di vantaggio e, anche grazie all'aiuto della dea bendata (tre legni per il Lazio in meno di due minuti), riesce a tenere botta fino all'ultima sirena, quella che vale il titolo di Campioni d'Italia 2014.

Lazio-Veneto 6-8

Lazio: Ottaviani, Vona, Bragalenti, Cerchiari (cap.), Leandri, Alleva, Konov, Lepadatu, Fortini, Piccirilli, Raubo, Bardoscia. Allenatore: Silvio Crisari
Veneto: Ghirardello, Josic, Gonzaga Freire, Meo, Biancato (cap.), El Johari, Tenderini, Azzoni, Ventura Paquia, Zoccolillo, Bartolo. Allenatore: Luigi Regondi
Arbitri: Salvatore Angelo di Monfalcone, Bartos Kogut di Pordenone. Crono: Carlo Coppola di Monfalcone
Reti: 4'pt Zoccolillo (V), 4'pt Zoccolillo (V), 7'pt Konov (L), 13pt' Azzoni (L), 15'pt Zoccolillo (V), 15'pt Alleva (L), 20'pt, 16'pt, 12'st Tenderini (V), 17'pt Meo (V), 18'pt Alleva (L), 11', 16 st Fortini (L), 18'st rig. Cerchiari (L)
ESPULSI: Bartolo (V) per fallo da ultimo uomo, Alleva (L) per doppia ammonizione