Turris, Baratto: “Qui piazza da Lega Pro ma pensiamo alla salvezza. Contattato da club blasonati...”

Intervista all'allenatore dei corallini, protagonista di una rimonta strepitosa, Nonostante il sesto posto, l’obiettivo primario rimane il dodicesimo posto
05.02.2016 16:00 di  Titti Acone   vedi letture
Turris, Baratto: “Qui piazza da Lega Pro ma pensiamo alla salvezza. Contattato da club blasonati...”

Subentrato alla quattordicesima giornata sulla panchina della Turris, Giovanni Baratto (foto) è l’autore dell’ennesimo miracolo su una panchina campana. In otto partite, con cinque vittorie, un pareggio e sole due sconfitte, è stato l’artefice – insieme ovviamente alla squadra e alla società – di una rimonta, passando dal tredicesimo posto al sesto.

In esclusiva per il nostro sito www.notiziariocalcio.com , le dichiarazioni del mister dei coralini.

Il nostro obiettivo rimane la salvezza – ci spiega Baratto – altro che playoff. Anche se io sono un vincente di natura e cerco sempre di trasmettere quella mentalità alla squadra, per ora rimaniamo con i piedi ben saldi per terra. Ci sono degli obiettivi prefissati dalla società e bisogna rispettarli. Se si riesce a fare meglio delle aspettative di inizio stagione, ben  venga. Quindi dobbiamo raggiungere quanto prima quota 45-46 punti, poi ragioneremo sul da farsi.”

Baratto, classe 1969, è in possesso già di una discreta esperienza, avendo iniziato da soli sei anni da allenatore. Prima a Nola, poi Somma Vesuviana (Viribus Unitis), Castel S.Giorgio, Stasia, Sant’Antonio Abbate (NA), sempre subentrando e facendo molto bene. Senza considerare le quasi 600 presenze da calciatore - 597 “caps” e 220 gol - nei campi di serie C e D fra Latina, Juve Stabia, Siracusa, Turris e Catanzaro fra le tante.

Mi fate arrossire – prosegue il mister dei corallini – in effetti, sono quasi trent’anni che sono sui campi da gioco. Qualcosa penso di aver imparato. Il mio maestro è stato Carrano, avendolo avuto per più anni, lo sentivo quasi come un secondo padre. Ho avuto tanti allenatori ed ho  appreso da tutti quello che è il mio  modo di pensare calcio ora.”

Ottimo campionato fino a questo momento?
Mi farebbe piacere partire con una squadra dall’inizio. Quest’anno ho avuto dei contatti, anche con società importanti e blasonate di D ed Eccellenza. Purtroppo però non siamo riusciti a trovare un accordo. Cerco di verificare la bontà della società e della proprietà. Tanti parlano di progetto, mi sembra una parola ed un termine abusato, quasi superflua. Mi accontenterei di un minimo di concretezza, tanto noi allenatori siamo i primi a pagarne le spese. Per ora stiamo facendo molto bene, meglio di quanto pensassi. Grazie alla squadra che ho trovato, al lavoro fatto da chi c'era prima di me , alla società e al fantasico pubblico”.

Non è un momento facile per il calcio, specie in Campania
Per noi allenatori ancora peggio. Siamo in tanti, è un periodo difficile. Da quando ho smesso con il calcio giocato ed ho deciso di fare l'allenatore, ho avuto la fortuna di alcune opportunità come Nola, Somma Vesuviana, S. Anastasia e S. Antonio Abate che mi hanno insegnato e dato tanto. Oltre ad essere piazze dove c’è una cultura calcistica. Ora Torre del Greco: non potevo augurarmi quest'anno una situazione migliore. Piazza da Lega Pro ed un gruppo di ragazzi che prima di essere ottimi atleti sono un gruppo sano e di valori importanti. Società vicina e mi sorprende non ascoltare mai di questioni economiche. Quasi un’isola felice”.

Mister ed ora quali obiettivi?
Sempre gli stessi, il Potenza domenica e poi vediamo. Una partita alla volta. Lo so bene da giocatore ed ora da allenatore. Basta perderne una e cambia lo scenario. Un passo alla volta, step by step come dicono gli americani. La società mi ha chiesto la salvezza e cercherò di raggiungerla in ogni modo. Per quanto mi riguarda, continuo a mettere tutto me stesso nell’attività che svolgo, sperando che qualcuno si ricordi di me, non solo da ottobre, novembre o dicembre, ma almeno una volta anche a giugno o luglio".