Domani l'evento-test della Reggiana che offrirà un servizio di audiodescrizione per spettatori non vedenti o ipovedenti

In occasione della partita casalinga con il Cosenza (34° turno di campionato), in programma venerdì 19 aprile 'Mapei Stadium – Città del Tricolore', l'AC Reggiana 1919 ha organizzato un evento-test per un nuovo servizio di audiodescrizione per spettatori non vedenti o ipovedenti, inedito finora in Serie B. Un'iniziativa che dà seguito a quanto fatto in occasione di Reggiana–Ternana, disputata lo scorso 17 febbraio, nella quale i calciatori granata hanno indossato maglie da gioco con i nomi scritti in alfabeto Braille (vedi foto).

Il sistema di audiodescrizione consente ai tifosi ciechi, ipovedenti e pluridisabili visivi di vivere l’esperienza sportiva, facendoli sentire parte integrante dell’evento. Con il supporto dei partner GIS Air Compressors e CMT Translations, è stato messo a punto il sistema 'Connect Me Too', che permette la realizzazione di una radiocronaca iperdescrittiva effettuata da un professionista del settore, capace di raccontare non solo l'evento principale, ma anche dettagli e sfumature, rendendo l’esperienza emozionante e unica.

La Reggiana si sta attrezzando affinché l’evento di venerdì sia il capitolo iniziale di un progetto che nella prossima stagione possa essere attuato in ogni gara casalinga, con il fine di rendere fruibile ai disabili visivi un’opportunità davvero speciale.

“Il sistema di audiodescrizione per tifosi ciechi, che si attesta all’interno della policy 4 'UEFA – Calcio per tutte le abilità', è stato lanciato da alcuni club di Serie A e viene a oggi utilizzato in pianta stabile dalla nostra Nazionale maggiore maschile (leggi qui), ha dichiarato Edoardo Gargiullo, responsabile Licenze UEFA della FIGC. È davvero un piacere che anche un club di Serie B possa offrire questo servizio e dimostra ancora una volta come tali attività virtuose possano essere implementate con costi contenuti, rappresentando un importante valore aggiunto per tutto il territorio limitrofo”.