Vicenza, Vecchi: «Emozione incredibile vincere la Coppa Italia»

27.05.2024 16:15 di  Elena Carzaniga   vedi letture
Vicenza, Vecchi: «Emozione incredibile vincere la Coppa Italia»

Stefano Vecchi, tecnico del Vicenza, ha incontrato la stampa, in vista della semifinale di andata contro l'Avellino, in programma domani alle ore 21:00, allo stadio “Partenio-Lombardi”.

“Gara tosta? Ci siamo abituati durante il campionato e ci siamo abituati soprattutto nei playoff dove si affrontano squadre insidiose, squadre che hanno già dimostrato di avere dei valori importanti e di avere anche ambizioni importanti, come l’Avellino che è partito con i favori del pronostico per vincere il campionato e continua con i favori del pronostico anche nei playoff. Però noi arriviamo da un percorso importante di crescita, abbiamo ottenuto una qualificazione importante contro il Padova vincendo, stiamo molto bene fisicamente e mentalmente. Come ho detto l’altra volta, stiamo vivendo anche l’entusiasmo di questi playoff e sentiamo la forza della nostra società, la forza della nostra piazza e dei nostri tifosi che con grande entusiasmo ci sostengono.

Tronchin? Ha un problema muscolare, dovrebbe essere di poco conto, quindi speriamo di recuperarlo per la finale. Gli altri sono tutti a posto.

Diffidati? Si vive una partita alla volta e poi eventualmente gestiremo l’emergenza, adesso non possiamo ragionare sulle ammonizioni, probabilmente qualche squalifica ci capiterà, però stiamo recuperando Rossi al 100%, abbiamo alternative valide sia dietro che sull’esterno che davanti, è importante non avere contrattempi fisici, questo per noi diventa determinante. Però, ripeto, la squalifica sappiamo che la dovremo affrontare prima o poi.

Se ne terrò conto ora? Assolutamente no, anche perché cambia poco, qualora dovessi gestire oggi, mi troverei lo stesso problema domenica, non fa molta differenza.

Stanchezza? Da un punto di vista mentale sicuramente, mentre i dati fisici ci danno la squadra in grande condizione. Se andiamo ad analizzare i dati fisici strumentali, l’ultima partita è stata la migliore partita delle ultime sette gare, da un punto di vista fisico. Quindi siamo bene fisicamente e mentalmente, ripeto, dobbiamo farci trascinare dal grande entusiasmo che c’è attorno e questo sicuramente ci darà una grossa mano.

Ritorno in casa aiuta? No, cambia un po’ l’aspetto ambientale del pubblico sicuramente ma poi dopo in campo ci vai con la mentalità di una squadra come la nostra. Lo stesso Avellino poi verrà qua, a fare la propria partita, come siamo abituati a fare noi da squadra forte. Abbiamo già giocato in un campo caldo a Taranto l’altra volta, abbiamo giocato anche a Padova l’altra sera, due campi e due piazze, diciamo così, che si fanno sentire. Andiamo ad Avellino che è un’altra piazza calda, però siamo navigati.

Che partita ti aspetti? Ma di solito noi siamo sempre protagonisti di belle gare, perché comunque non siamo mai una squadra che pratica un calcio ostruzionistico e guardando le partite dell’Avellino, anche loro sono una squadra che gioca un buon calcio ed è una squadra organizzata. Non a caso, credo sia la squadra che ha fatto più gol, hanno 3-4 attaccanti che hanno segnato molto, quindi dobbiamo fare attenzione a questo loro potenziale offensivo ma di contro anche noi abbiamo dimostrato grande solidità in questo percorso.

Gestione a Padova? Non siamo stati capaci di gestire, se fossimo stati bravi i primi 20-30 minuti gli avremmo gestiti meglio e invece nel momento in cui abbiamo ragionato sull’adeguarci all’avversario, abbiamo fatto un po’ fatica e quindi dobbiamo andare in campo a fare la nostra gara, fare la nostra partita, giocandoci 180 minuti, ma ragionando un tempo per volta, una gara alla volta e poi pensare alla gara di ritorno.

Scorsa gara con un centrocampista in più? L’altro giorno probabilmente il fatto di mettere un centrocampista in più, seppur non avessi cambiato modulo, è probabilmente stata letta inconsciamente come una scelta difensiva e, invece, non voleva essere questo. Dopo, con l’inserimento di Pellegrini, siamo ritornati a fare la nostra partita.

Assenza Tronchin? Sicuramente lui e Ronaldo sono complementari per caratteristiche, da un punto di vista dinamico e tecnico anche Greco può fare tranquillamente quel ruolo e, come ho detto prima, stanno trovando la condizione migliore sia Rossi che Proia e anche loro verranno buoni in quei ruoli.

Tre punto? Manca ancora un giorno, dobbiamo valutare bene alcune cose, sicuramente giocheremo con tre giocatori offensivi.

Nessuna rete subita? Sicuramente è il nostro punto di forza. Anche in campionato lo è stato, ma è successo anche grazie all’atteggiamento di Ferrari, Della Morte, Pellegrini, davanti, ci ha diciamo così aiutato nell’aggressione alta, per cui arrivano palloni un po’ più sporchi al centrocampo e agli attaccanti avversari. La fase difensiva diciamo che l’abbiamo fatta sempre molto bene. Ora avremo un bel test contro l’Avellino, che ha un potenziale offensivo con numeri importanti.

Cosa può fare la differenza? L’atteggiamento mentale, dobbiamo andare in campo da squadra forte, consapevoli di essere una squadra forte, chiaramente non sottovalutando l’avversario, ma non sarà così visto che l’Avellino è stata accreditata da tutti come la favorita sia per la vittoria del campionato che poi per i play-off. Però, ripeto, il percorso che abbiamo fatto noi nel giorno di ritorno è un percorso importante, come lo è quello che stiamo facendo adesso nei play-off”.