Simone Perotti, direttore sportivo de L'Aquila, ha parlato ai microfoni di sportabrizzo: “Io credo che bisogna essere realisti e concreti. Il Campobasso è nettamente favorito. Puó perdere solo lui questo campionato. La nostra squadra deve dare il massimo fino alla fine senza nessun rammarico. Bisogna essere concreti. Il Campobasso è una squadra forte, dipende molto da loro. L’obiettivo è finire bene. Sia se si arriva primi, sia se si dovesse arrivare secondi. In questo caso, se si dovessero fare i playoff si deve arrivare al massimo risultato possibile”.
“Personalmente sono molto soddisfatto. È stato fatto quasi il massimo. E il massimo sarebbe essere primi. È stato fatto sicuramente un grande lavoro. Puó restare un po’ di rammarico se questo campionato lo dovesse vincere il Campobasso. Ma L’Aquila sta facendo una grandissima stagione. Il passaggio a ds è stata una bella emozione. Una bella soddisfazione accompagnata da un senso di grande responsabilità. Mi hanno chiamato il 12 dicembre. Il mercato era iniziato da 12 giorni. Abbiamo cercato di accontentare il mister, sia per gli acquisti che per le cessioni. Già nel 2015-2016 avevo fatto il consulente di mercato nella Sambenedettese di Franco Fedeli. Poi quell’anno vincemmo il campionato con Ottavio Palladini. All’epoca non avevo ancora l’abilitazione da direttore. Poi ho iniziato a fare corsi come direttore sportivo e collaboratore della gestione sportiva. E successivamente ho lavorato in altre società”.
“L'Aquila è una società importante dove la cabina di regia è guidata dai tifosi. Con la partecipazione di tutto il territorio si riesce a garantire il capitale alla società. È un progetto in crescita. Il crowdfunding consentirà di reperire fondi. Poi c’è anche la ristrutturazione dello stadio con finalità commerciali. Questo permetterà alla società di crescere con l’obiettivo di arrivare in B l’anno del centenario. Un modello basato sulla serietà e sulle competenze. Ma tutto deve essere fatto un passo alla volta. Non dimentichiamoci che questa è una società che ha saputo ripartire dalla Prima categoria”.
“Squadra in crescita? Sono d’accordo. Una crescita fatta sul lavoro, che è soprattutto crescita di squadra. È il concetto di squadra che il mister ha saputo plasmare e fatto crescere. Da fine novembre è stata una crescita veloce. È stato adottato il modulo 3-4-3, che ha dato maggiori garanzie. Il valore aggiunto è stato quello di un’idea di gioco palla a terra. Con idee ben chiare. Gioco basato su possesso e rapidità. Poi la stabilità difensiva. Questa è una squadra che subisce pochi gol. Prima non prenderle, si dice. Con una grande dose di cinismo. Oltre ad una gestione positiva del gruppo dove tutti sono importanti”.
“Banegas? Non lo scopro certo io. È un giocatore importantissimo. Lui ha sempre fatto tanti gol in stagione. Lo ricordo al Francavilla, poi al Notaresco. L’anno scorso era a Cava de’ Tirreni ed ha segnato meno a causa degli infortuni. All’Aquila ha trovato la sua dimensione per arrivare ad un bottino di gol importante. È un top player per la categoria”.
Sul settore giovanile: “Sicuramente c’è molto da costruire. C’è volontà di far crescere il settore giovanile, che è diviso in due società. L’Aquila 1927 gestisce solo la juniores nazionale, mentre l’Accademy si occupa di tutte le altre categorie. C’è la volontà di voler migliorare a livello qualitativo il settore giovanile. E ci sono programmi di crescita su cui la società vuole investire”.
“La stagione 2015-2016 alla Sambenedettese è stata una stagione fantastica, magica. Ogni domenica era una festa. Vincemmo il campionato con 13 punti di vantaggio in classifica con Palladini in panchina. Poi Ottavio a San Benedetto è un’istituzione. Ad oggi quella è stata l’ultima vittoria di un campionato della Sambenedettese. Io sono stato cinque anni con la gestione Fedeli. Il gruppo di lavoro ha ottenuto ottimi risultati. Se pensiamo anche ai quarti di finale dei playoff nazionali contro il Cosenza. Quella è stata una società che ha regalato ottimi risultati alla piazza. Anche sul settore giovanile, di cui mi sono occupato. Abbiamo avuto belle soddisfazioni. San Benedetto è una delle piazze più belle d’Italia”.
Autore: Redazione NotiziarioCalcio.com / Twitter: @NotiziarioC
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