ESCLUSIVA - Disponibile un tecnico reduce dai Mondiali e Champions League

Alessio De Petrillo torna in Italia dopo l’esperienza in Polonia
Tre stagioni, vincendo il campionato, competizioni internazionali e la nazionale
08.02.2024 11:45 di  Titti Acone   vedi letture
ESCLUSIVA -  Disponibile un tecnico reduce dai Mondiali e Champions League

In attesa di una nuova opportunità con il rientro in Italia, l’allenatore Alessio Di Petrillo, racconta in esclusiva al  sito www.notiziariocalcio.com  la parentesi di tre stagioni vissute in Polonia. 

Classe 1967, è figlio di Lino De Petrillo, ex capitano del Pisa; da calciatore fa il centrocampista, cresce nel Pisa e sfiora la serie A con l'Empoli, anche se non scende mai in campo. Poi Olbia, Foggia, Cuneo: una carriera onesta, spesa quasi tutta in terza serie. Negli anni Duemila il salto in panchina e lì sì che inizia la vera gavetta. De Petrillo parte da Cascina in serie D, a pochi passi da casa. Passa anche da Pontedera e dal Sansovino, dove è chiamato a sostituire un tecnico che farà strada, Maurizio Sarri. Poi Pisa Primavera, Gubbio, Foligno, Tuttocuoio, Prato: la sua carriera da allenatore si dipana quasi del tutto tra Toscana e Umbria, esclusa una doppia parentesi con Monza e Alessandria. Il tecnico seguendo il torneo di Viareggio conosce Czeslaw Michniewicz e i due iniziano a sentirsi e stimarsi. Con De Petrillo libero da incarichi, nel 2020-21 arriva la chiamata: Michniewicz lo vuole in Polonia come assistente in una delle squadre più blasonate, il Legia Varsavia.

La vita del pisano cambia radicalmente  e come assistente di Michniewicz, De Petrillo si toglie l'incredibile soddisfazione di vincere l'Ekstraklasa, la prima divisione polacca. L'anno successivo fa i preliminari di Champions League e poi il girone di Europa League, dove incontra il Napoli, squadra tifata dal papà originario di Roccamorfina, provincia di Caserta. Infine la nazionale. Un altro passaggio fondamentale della carriera di De Petrillo è legato, indirettamente, a Paulo Sousa, ct della Polonia voluto dall'ex Juve e Roma Zbigniew Boniek presidente federale. Esonerato Sousa, arriva Michniewicz, nel frattempo andato via dal Legia. Nei giorni in cui l'Italia si fa eliminare da Nestorovski ai Mondiali,  il nuovo ct traghetta la Polonia fino ai mondiali e vuole accanto a sé l'allenatore italiano, che firma con la Polonia e diventa il vice di Michniewicz anche in nazionale. 

Ci racconta com’è andata?

Esperienza entusiasmante – inizia De Petrillo – con il Legia Varsavia, top club polacco plurititolato, con il quale, nella stagione 2020/2021  si è  vinto il campionato di serie A”.

Stagione successiva?

Ancora meglio – continua il tecnico toscano – poiché attraverso i preliminari di Champions League, si è conseguita  la qualificazione del Legia alla fase a gironi dell’Europa League, affrontando  Napoli, Spartak Mosca e Leicester”.

Sempre più su con la chiamata nella nazionale polacca. 

"L’anno dopo è arrivata la possibilità di ricoprire il ruolo di vice commissario tecnico, disputando la Nation League e confermando la posizione della Polonia in Lega A; poi la conquista della qualificazione ai mondiali in Qatar 2022, dove in uno sfidante e stimolante girone al fianco di Arabia Saudita, Argentina e Messico, la Polonia ha superato  il turno e approda ai sedicesimi di finale, da cui mancava dal 1986, incontrando la finalista Francia”.

Come può descrivere questa esperienza all’estero?

Partendo dal club, considerando che il Legia sta alla Polonia come la Juventus sta all’Italia, ho potuto vivere un’atmosfera bella e sfidante, con la pressione, formativa e piacevole da assaporare e gestire. In questi contesti la vittoria è l’unico obiettivo e si sviluppa, anche con se stessi, una richiesta continua di miglioramento per essere competitivi nel lungo termine”.

Il livello sia delle strutture che delle professionalità con le quali si entra in contatto é elevato.

È stata un’esperienza professionale e di vita intensa, con in rosa giocatori di sedici nazionalità diverse, che mi ha consentito di migliorare la conoscenza delle lingue, in particolare il mio inglese,  per affrontare le sedute di allenamento e  avere un  confronto quotidiano con i calciatori, conseguendo risultati importanti come lo scudetto in Polonia e  partecipare a competizioni come la Champions e l’ Europa League”.

Ha notato qualche differenza tra competizione nazionale, europea e mondiale?

Sono competizioni dove il margine di errore è estremamente ridotto, ma chiaramente, come credo anche in Italia, la differenza tra i campionati e le competizioni europee è notevole”.

Per quanto riguarda la nazionale, cosa evidenzia?

Senza dubbio la fortuna di lavorare con professionisti del calibro di Lewandowski, Szczesny e Zielinski è stata entusiasmante; poi la possibilità di disputare la Nation League contro  Belgio e Olanda, che hanno tra le proprie fila alcuni tra i giocatori più forti al mondo come De Bruyne, Lukaku, Van Dijk e Depay ancora di più; per non parlare del Mondiale, incontrando l’Argentina e la Francia di Messi e Mbappé. Ho avuto enorme soddisfazione a preparare partite di questo livello, dove il margine di errore è praticamente nullo”.

Cosa si aspetta dopo il suo rientro in Italia?

Ho avuto diverse offerte dall’Europa e una dall’Arabia Saudita, ma non era il momento di ripartire;  il mio desiderio è tornare a misurarmi con il campionato italiano, dal quale confido presto possa arrivare un’opportunità di livello".