Il Noto umilia a domicilio la Vibonese

17.04.2014 20:06 di  Nicola Galloro   vedi letture
Il Noto umilia a domicilio la Vibonese
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Disfatta Vibonese nella terzultima giornata di campionato. Nella seconda gara casalinga di fila i rossoblu calabresi cedono quattro a zero al cospetto del Noto che, già salvo, onora con lealtà e qualità di gioco la categoria. Finisce con il poker netino, dunque, mentre la Vibonese, bastonata nel e dal punteggio, chiude la gara addirittura in otto effettivi.

Vibonese in crisi, pertanto. Di gioco (raramente esistito), di risultati e di classifica. Con la concomitante vittoria del Rende ad Agrigento anche la partecipazione ai play – out degli ipponici non è scontata, sussistendo il serio rischio di un divario pari o superiore ai dieci punti tra la sestultima (Rende) e la terzultima (Vibonese) al termine della stagione regolare. Ove si verificasse questa eventualità, gli spareggi retrocessione, limitatamente a sestultima – terzultima, non si disputerebbero e la Vibonese precipiterebbe direttamente nell’Eccellenza.

Per il match infrasettimanale contro il Noto il tecnico vibonese Ammirata rispolvera il prediletto 4 – 2 – 4, con Chiarello, Cocuzza, Saani e Pollina a comporre la quaterna d’attacco. Dalla parte opposta, inizialmente, il trainer netino Betta opta per un quasi speculare 4 – 4 – 2, con il calabrese Mandarano e Daniele Scapellato a costituire il tandem offensivo.

Si comincia e nei primi minuti la gara è lenta e sovrastata dalla consueta e preliminare fase di studio. Al primo affondo il Noto passa. È l’8’ allorquando un cross dalla destra dell’ex Sako non viene intercettato in area da Scapellato; il rimpallo premia Mandarano che, tutto solo, dal dischetto del rigore con una pregevolissima quanto perfetta rovesciata infila l’estremo avversario Loccisano, con la palla che si infila sotto l’incrocio alla sinistra di quest’ultimo. Noto in vantaggio e terzo gol in campionato per Mandarano (saranno quattro nella ripresa).

La Vibonese non reagisce, anzi al 10’ aggrava ulteriormente la propria situazione. Un altro ex, Salese (ora in forza ai rossoblu), colpisce volontariamente proprio Mandarano all’altezza del cerchio centrale. L’arbitro De Tullio non esita ed estrae il rosso diretto nei confronti del centrocampista locale, lasciando in dieci uomini la compagine di Ammirata.

È solo il principio di una lunga agonia. Ammirata corre ai ripari, variando reiteratamente lo schieramento tattico dei suoi calciatori. Si passa da un 4 – 2 – 3 (con Cocuzza affiancato a Cosenza in mezzo al campo) ad un poco plausibile 4 – 3 – 2, per poi giungere ad un altro poco efficace 3 – 3 – 3. Le prova veramente tutte l’allenatore rossoblu, ma gli esiti sono a dir poco deprimenti. Anche il tecnico siciliano Betta cambia modulo (scelta azzeccata), tornando al preferito 3 – 5 – 2, con Kone abbassato in difesa e i due (prima) terzini Sako e Pasqualicchio proposti quali ali di centrocampo.

Nell’arco del primo tempo la Vibonese, complice l’inferiorità numerica, si rende pericolosa solamente in tre occasioni, in due delle quali la minaccia nasce da calcio d’angolo. Ci prova prima Cosenza, dal limite dell’area di porta, il cui colpo di testa si perde alla sinistra del portiere ospite Scaffia; poi è la volta di Petta, sempre su corner, la cui incornata da sinistra (sul secondo palo), sempre a ridosso dell’area piccola, termina abbondantemente a lato alla destra dell’inoperoso Scaffia. Il terzo tentativo di attacco la Vibonese lo produce su palla in movimento: un cross di Pollina dalla linea di fondo di destra non viene corretto in rete dall’attivo Cosenza, chiuso in extremis da un prodigioso intervento in scivolata di Kone che, all’interno dell’area di porta, evita la capitolazione.

Il Noto, più tecnico degli avversari, controlla e gestisce con successo la situazione di vantaggio, senza incidere nella metà campo avversaria.

Termina così il primo tempo: Vibonese 0 – Noto 1 e locali in dieci uomini.

Inizia la ripresa: trascorrono soltanto 44 secondi dal fischio d’avvio del signor De Tullio ed il Noto perviene al raddoppio. Assist illuminante dalla tre quarti di Corsino per Scapellato che, in area, incrocia da destra un imparabile diagonale che scheggia dapprima il palo interno alla destra di Loccisano, per poi rotolare definitivamente all’interno della porta. Vano il tentativo di Loccisano in disperata uscita bassa di sottrarsi alla realizzazione avversaria. Noto in doppio vantaggio e quarto gol stagionale per Daniele Scapellato, il secondo in quattro giorni dopo quello rifilato domenica scorsa ad un’altra calabrese, l’Hinterreggio.

Ammirata si gioca le carte della disperazione, inserendo con un doppio cambio Allegretti (altro ennesimo ulteriore ex) e Carbonaro in luogo rispettivamente di Cocuzza e Pollina. Bocciatura per Cocuzza, ingenerosa la sostituzione di Pollina, il migliore tra i locali fino a quel punto del confronto.

Neppure le variazioni in corsa infondono vitale linfa nella più che mai sfiduciata Vibonese che, al contrario, accusa un evidente crollo psicologico che come conseguenza apre la via alla goleada avversaria. Al 15’ è l’ex Sako a portare a tre le reti dei netini; il calciatore albanese, dopo una cavalcata sulla destra, penetra in area di rigore e dall’interno dell’area piccola trafigge in diagonale a mezza altezza l’incolpevole Loccisano. Per Sako primo gol in campionato e sedicesimo atleta netino a rete nel torneo (record del girone).

Non finisce qui perché cinque minuti dopo è Mandarano a siglare il poker con un tap – in dall’interno dell’area piccola su un assist rasoterra proveniente dalla fascia di destra. È il 20’ della ripresa e il Noto conduce seccamente e meritatamente quattro a zero. Il pubblico locale (già non numeroso) si spazientisce definitivamente e al piccolo trotto abbandona gli spalti dello stadio Luigi Razza, mentre in campo si vive un atmosfera surreale.

Dal 20’ alla fine della partita la gara si vivacizza per quattro (non sempre sportivi) fattori, tutti di marca locale. Intanto un paio di conclusioni di Allegretti, con la palla che sistematicamente termina ben distante dallo specchio della porta di Scaffia; più incisivo il tentativo poco dopo di Saani, il cui tiro di contro-balzo dal limite dell’area chiama il portiere ospite alla risposta in corner con un plastico tuffo sulla propria sinistra.

Nella parte finale, poi, altre due espulsioni rendono più amaro, inqualificabile, umiliante e deprimente il pomeriggio semi – pasquale dei vibonesi. Al 36’ Petta, ammonito qualche secondo prima, ingaggia un duello verbale con l’avversario Manfrellotti (entrato da poco); l’arbitro espelle il primo per doppio giallo. Al 44’, infine, Carbonaro commette davanti alla panchina locale un’entrataccia, dura, violenta ed intenzionale, ai danni di Scapellato: giusto e sacrosanto rosso diretto per il mediano della Vibonese.

L’arbitro De Tullio grazia i presenti con la concessione del tempo di recupero circoscritta a soli due minuti, conclusi i quali termina la partita. Il Noto, già precedentemente salvo, espugna con pieno merito il Razza, mentre la Vibonese crolla in una profonda debacle.

La risalita per il team calabrese non appare facile, sotto tutti gli aspetti: tecnici, di gioco, tattici, psicologici e, ultimi ma non per importanza, di classifica.

Come dire, nella gara di andata (terminata uno ad uno) gli espulsi furono quattro, due per squadra; in quella di ritorno tre, tutti rossoblu. Resta, come segno di continuità rispetto ad un girone or è, l’indecifrabilità della Vibonese, priva di una reale e credibile identità; ma resta anche la sagacia, l’acume e la bravura di un tecnico come Giancarlo Betta che, dopo due meravigliose salvezze conseguite col Noto, è certamente pronto per il salto di categoria!

 

VIBONESE – NOTO 0 – 4

VIBONESE (4 – 2 – 4): Loccisano; Diby Koffi, Petta, Procida, Curcio (21’st Da Dalt); Cosenza, Salese; Chiarello, Cocuzza (6’st Allegretti), Saani, Pollina (6’st Carbonaro). A disposizione: Bonvissuto, Calzolaio, Cibelli, Foderaro, Cosentino, Savasta. Allenatore: Ammirata

NOTO (3 – 5 – 2): Scaffia; Kone, Montalto, Oliveri (21’st Cassese); Sako (37’st Landolina), Corsino, Buscema, Esposito, Pasqualicchio; Mandarano (26’st Manfrellotti), D. Scapellato. A disposizione: Ferla, Saluto, Germano, Ciccone, D’Angelo, Mele. Allenatore: Betta

ARBITRO: De Tullio di Bari (assistenti Giancaspro di Molfetta e Savino di Foggia).

MARCATORI: 8’pt Mandarano, 1’st Scapellato, 15’st Sako, 20’st Mandarano.

NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno di gioco in non perfette condizioni. Spettatori 200 circa (nessuno ospite). Ammoniti Cosenza, Petta, Allegretti, Procida (V), Montalto, Kone (N). Al 10’pt espulso Salese (V) per condotta violenta; al 35’st espulso Petta (V) per doppia ammonizione; al 44’st espulso Carbonaro (V) per un brutto fallo ai danni di un avversario. Angoli 9 – 2 per la Vibonese. Recupero 2’pt, 2’st.