Triestina, bomber França: in Italia nessuno come lui. L'ex terzino ha segnato più di Higuain

19.10.2016 21:00 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Triestina, bomber França: in Italia nessuno come lui. L'ex terzino ha segnato più di Higuain

Ha segnato 83 gol negli ultimi 3 campionati di D e oltre 150 reti dal 2010 ad oggi: eppure non ha mai giocato una partita da professionista perché a 27 anni è stato costretto a fermarsi due anni per un tumore alla colonna vertebrale. A quasi 37 anni però non smette di segnare con una continuità disarmante e con la Triestina sogna di vincere il secondo campionato.

Se esistesse il fantacalcio di Serie D Carlos França sarebbe il primo nome sulla lista di ogni aspirante allenatore. Già perché i suoi numeri per la categoria non hanno nulla da invidiare a quelli di autentici monumenti del calcio mondiale come Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo, Messi o Suarez. 83 gol realizzati in 101 partite negli ultimi tre campionati di Serie D disputati con le maglie di Bogliasco, Cuneo e Lecco; 151 gol in 224 presenze dal settembre 2010 ad oggi: numeri che si commentano da soli e che sono straordinari se pensiamo che França il prossimo 1 gennaio compirà 37 anni ed ha iniziato a giocare stabilmente in attacco appena 8 stagioni fa. “Sono mancino di piede e per questo nelle varie rappresentative giovanili gli allenatori del Santos mi hanno sempre fatto giocare esterno sinistro o fantasista. Quando però mi sono affacciato in prima squadra mi hanno riciclato terzino di fascia. A me quel ruolo non dispiaceva affatto perché avevo tutto il campo da poter aggredire e la possibilità di portare il pallone in avanti. L’intuizione di farmi giocare punta è di Costanzo Celestini, ex compagno di squadra di Maradona nel Napoli del primo scudetto, che dal primo istante in cui sono arrivato alla Caperanese mi ha detto che avrei fatto il centravanti e soprattutto avrei fatto tanti gol. Non si sbagliava perché quell’anno feci 28 gol in 28 presenze, andai in gol per 15 partite consecutive e aiutai la squadra a vincere i playoff di Eccellenza. Da quel momento, se escludiamo la parentesi a Chicago nel 2009, in Italia ho sempre agito da prima o seconda punta trovando, grazie a Dio, il gol con una certa continuità”.