Campodarsego, Maniero a NC: "L'emergenza ha fermato anche i lavori strutturali"

Campodarsego, Maniero a NC: "L'emergenza ha fermato anche i lavori strutturali"

Il Campodarsego è la capolista del girone C di serie D, in un campionato che ha visto la compagine biancorossa praticamente sempre al comando, nonostante tanti infortuni. Di questo ed altro abbiamo parlato con Andrea Maniero, direttore sportivo del club: "Siamo contentissimi di quanto fatto da quando abbiamo iniziato a Luglio. Eravamo partiti con l'idea di fare un campionato interessante, tentando di entrare nei playoff; siamo stati bravi e fortunati a trovare dei ragazzi eccezionali, prima di tutto dal punto di vista umano. Tanti si sono riscattati dallo scorso anno, altri si sono riconfermati meritando la categoria superiore; questo mix, insieme ai giovani di proprietà e non, ha dato vita a questa stagione, aiutati da un leader tecnico come Andreucci, e da Daniele Pagin che ci lascia lavorare molto serenamente. Bello sentire dagli avversari che siamo una grande squadra, e dico che siamo anche un gruppo educato: mai una polemica, mai uno scontro, siamo veramente contenti".

Sul futuro: "Bisogna decidere in fretta, altrimenti si parte ad handicap anche per il prossimo anno. Ma non è una cosa che riguarda il Campodarsego, bensì tutte le società. Anche lo stadio non è pronto, è tutto fermo. Noi teniamo i calciatori allenati, lavoriamo con internet anche con i ragazzi del settore giovanile, sperando che il prima possibile possiamo tornare ad abbracciarci".

"Dal punto di vista strutturale siamo stati sfortunati", prosegue Maniero. "Siamo pronti per partire con il sintetico, gli spogliatoi, segreteria e palestra; oggi siamo un po' dislocati tra prima squadra e settore giovanile. I lavori dovevano essere iniziati, e quasi finiti, mentre ora siamo tutti fermi, si è perso anche un po' di entusiasmo. Ora il presidente sta dando una mano in giro per l'Italia a creare strutture ospedaliere che accolgano chi ne ha bisogno. Poi c'è l'aspetto sponsor, ed anche qui le cose si sono bloccate, come sta succedendo un po' a tutte le società. Speriamo che nel giro di qualche settimana possa ricominciare la macchina. Per noi il calcio è un'azienda importantissima, solo in serie D ci sono 3600 calciatori, che diventano 5000 se contiamo anche la serie C; ci sono tantissime famiglie che vivono di calcio. Il mercato del calcio è molto vasto, io ho fatto tanti anni di serie C quando la situazione economica era migliore; oggi si è creata una distanza sociale molto elevata tra la serie A e le altre categorie, e non credo sia giusto. Poi ci sono le altre categorie, i settori giovanili; è un mercato incredibile, che deve ripartire al più presto".

Sulle regole legati ai giovani: "A mio avviso l'obbligatorietà degli under in serie D è sbagliatissima, lo dico da sempre, andiamo ad illudere tanti ragazzi. Ce ne sono tanti bravi in giro, bisogna lasciare la possibilità alla società di decidere. Vogliamo i ragazzini, poi li andiamo a prendere in tutta Italia; sarebbe meglio fare un discorso legato al settore giovanile. In Lega Pro hanno inserito la regola del minutaggio dei giovani anche per aiutare le squadre di serie A con i propri giovani. Bisogna trovare dei sistemi per agevolare le società che fanno giocare dei giovani, ma non devono essere obbligate".