Delogu su Serie C e D: «Annata giusta per l'Alessandria. Palermo? Non si attendono i ritardatari. Rimini non all'altezza. H incerto, Acireale da promozione»

30.09.2020 18:15 di  Ermanno Marino   vedi letture
Delogu su Serie C e D: «Annata giusta per l'Alessandria. Palermo? Non si attendono i ritardatari. Rimini non all'altezza. H incerto, Acireale da promozione»

Tra gli allenatori ancora senza squadra c'è anche l'ex Acri, Pietro Delogu. L'occasione è sempre buona per parlare di calcio giocato avendo il parere di un tecnico e parlare di Serie D ma anche di Lega Pro.


Come tutti gli addetti ai lavori senza contratto, anche lei ne approfitta per documentarsi ed aggiornarsi, vorremmo sapere come vede i tre giorni di serie C ed i nove di serie D.
«Normale che sia dura stare a guardare, ma è anche importante farsi trovare pronti, quindi ha ragione, cerchiamo di stare sul pezzo. Le dirò come la vedo, in una chiacchierata senza diplomazia, sperando che alcuna squadra si offenda».

Bene mister, facciamo le carte al girone A della terza serie nazionale?
«Credo che alla fine possa spuntarla l'Alessandria, è una super corazzata, dopo tre, quattro, anni che ci prova, questa potrebbe essere l'annata giusta, farei attenzione al Novara ed alla Carrarese, le sorprese potrebbero essere l'Olbia e la Pro Vercelli.

Nel girone B si è partiti con qualche sorpresa?
«Se allude alla sconfitta interna del Padova, ritengo non sia così. L'Imolese è squadra ben costruita, equilibrata, può fare risultato ovunque, a mio avviso sarà una sorpresa che stazionerà in alta classifica per tutto il campionato.Vedo comunque favoriti alla vittoria Padova e Perugia. Credo che oltre all'Imolese, possanno fare bene anche Feralpi Salò e Cesena».

Il girone C pare essere quello con piazze calde dal passato importante, come la vede?
«Sono abituato a sentire che il girone C sia quello più competitivo, ma negli ultimi campionati, non è stato così, infatti ai play off, la quarta promossa in serie B, è stata quasi sempre una squadra dei gironi A o B. Tuttavia, quest'anno, nel girone C rivedo un livellamento verso l'alto, con squadre e piazze importanti, anche se qualcuna con società non abbastanza forte, organizzata e ricca di risorse da investire. Vedo una bella lotta per le zone alte, dove vedo favorito d'obbligo il Bari, perché ha tutte le componenti (società, staff tecnico, rosa, organizzazione, piazza, stadio) sono al top nella categoria.
Sono certo faranno un bel campionato anche il Monopoli (che ha confermato lo staff), il Catanzaro, la Ternana, l'Avellino. Il Teramo e la Casertana potrebbero essere gradite sorprese. Vedo in ritardo Catania e Palermo, entrambe ben guidate da staff tecnici competenti, ma viste le troppe novità in organico ed in società, potrebbero avere un avvio stentato, e trovare la quadratura non subito, ed il campionato non aspetta i ritardatari.

Lei segue un po' tutti i gironi di serie D, ci da una sua lettura?
«Seguire tutti e nove i gironi, in modo particolareggiato, diventa complicato, anche perché ogni anno, fra retrocessioni, promozioni e cambi di girone di alcune squadre, molte valutazioni fatte nelle annate precedenti cambiano, e si inizia da capo».

Proviamo ad analizzare il girone A?
«Potrebbe essere l'anno del ritorno del Legnano fra i professionisti, invece fra le compagini piemontesi mi sembra che il Fossano ed il Casale siano attrezzate per fare bene, fra le squadre liguri vedo meglio il Sestri Levante e la Sanremese».

Il girone B tanti addetti ai lavori lo danno scontato, cosa ne pensa?
«Beh, l'organico del Seregno non consente errori di alcun genere, non è certo una squadra costruita per i play off. Le altre faranno un campionato differente».

 Anche il girone C è molto chiacchierato dagli addetti ai lavori, con il Trento che non nasconde le ambizioni:
«La squadra di mister Parlato, vuole festeggiare l'anno del centenario in C, ed è stata costruita per vincere, ma pur favorita non credo sia l'unica ben attrezzata. È un girone dove Campodarsego, Luparense, Bolzano, Delta Porto Tolle partiranno un gradino sotto, ma sono anch'esse squadre attrezzate per far bene».

Il girone D è equilibrato come sembra?
«Delle volte il divario fra una squadra più attrezzata ed una un po' meno forte, si riduce con altri aspetti e fattori ben curati, probabilmente il Fiorenzuola farà un ottimo campionato, pur non essendo attrezzato come Prato o Forli, perché viene già dal buon campionato scorso, è ben guidato (confermato) e conosce già ambiente e girone. Credo possa giocarsela con tutte le altre favorite. Non vedo il Rimini attuale all'altezza delle su citate».

Passiamo al girone E.
«Un girone dove il Siena vuole essere di passaggio, ha un organico di prim'ordine, non credo possa avere incidenti di percorso talmente gravi da non centrare l'obbiettivo promozione. Dovrà guardarsi le spalle da Trestina ed Aquila Montevarchi, la sorpresa sarà il Follonica Gavorrano ben guidata da mister Favarin».

Il girone F sembra in equilibrio...
«È forse il girone che abbraccia squadre di più regioni differenti, non mi sembra che le altre squadre abbiano ridotto il gap con coloro che hanno terminato il campionato da protagoniste. Credo che Notaresco, Pineto, Recanatese e Campobasso abbiano qualcosa in più delle altre».

Il girone G forse lo sente più "suo", come finirà?
«Da qualche anno, alle squadre sarde si sono aggiunte alcune squadre campane, rendono il girone più incerto ed interessante. Non dimentichiamo che le ultime due stagioni hanno visto prevalere le squadre campane, prima l'Avellino e lo scorso campionato la Turris. Quest'anno fra le squadre campane inserite, il Savoia è probabilmente quella più forte; dovrà vedersela con il Monterosi, rientrata in questo girone, e con il Sassari Latte Dolce. Per qualità ed ampiezza dell'organico vedo leggermente avanti la squadra Sassarese. Latina e Muravera le sorprese».

Iniziamo ad esplorare il profondo sud, siamo al girone H.
«Se dovessi dare un giudizio per come sono attualmente, Casarano ed Andria sono ben attrezzate per un campionato di vertice, ma vedo equilibrio, con il Lavello ben costruito, e Picerno e Bitonto, appena retrocesse, che si stanno rafforzando. Cinque squadre che faranno bene, con il Sorrento che può ripetere il grande campionato fatto della stagione scorsa. È un girone incerto ed equilibrato».

Siamo arrivati al girone I, altro girone che sente "suo":
«Effettivamente vivendo attualmente in Calabria, ho l'opportunità di seguirlo dettagliatamente.Un girone equilibrato, dove forse l'Acireale ha qualcosa in più delle altre, sta proseguendo con la continuità del progetto della scorsa stagione, medesimo staff tecnico, e questo può aiutare. Sicuramente la ACR Messina ed il Licata subito dietro. La sorpresa può essere il Rotonda, squadra equilibrata e ben guidata dallo staff di mister Pascuzzo. Fra le calabresi credo che alla lunga, la matricola terribile San Luca e la centenaria Castrovillari si leveranno belle soddisfazioni».