Capitanio, dal Breno all’Eccellenza con il Ciliverghe: «Lavoro per continuare a crescere»

Eccellenza Lombardia
09.06.2021 00:00 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: Brescia Oggi
Capitanio, dal Breno all’Eccellenza con il Ciliverghe: «Lavoro per continuare a crescere»

Un bergamasco di confine ormai trapiantato a Brescia. Dopo l’esordio in prima squadra a Breno della stagione scorsa, Nicola Capitanio, nativo di Lovere si è innamorato della provincia ed è rimasto, spostandosi dalla Valle Camonica all'hinterland per giocare quest'anno nel Ciliverghe.

Dalla Serie D coi granata all'Eccellenza coi gialloblù, che avevano l’obiettivo dichiarato di risalire dalla por- ta principale in quella categoria calcata alla grande nei sei anni precedenti. La stagione era cominciata col piede giusto, con la prima rete in gialloblù nel 6-1 con cui il Ciliverghe ha annichilito il Vobarno in Coppa Italia. Purtroppo è poi subentrata la pandemia e i campionati sono stati interrotti, ma quantomeno Capitanio è stato fra i privilegiati che hanno potuto riprendere l’Eccellenza in aprile.

«La società non ci ha mai fatto mancare vicinanza e affetto in quei mesi complessi - sottolinea con riconoscenza il centrocampista classe 2000 -: anche nel periodo di lontananza dal calcio la voglia di giocare non è mai venuta meno. Nei limiti del possibile abbiamo fatto di tutto per riuscire a presentarci in forma alla ripresa».

Dopo una fase di rodaggio e qualche risultato negativo a inizio campionato-sprint, il Ciliverghe ha innestato le marce giuste e con quattro vittorie consecutive - l'ultima domenica scorsa per 5-0 sul Lemine - si presenta a un turno dalla fine a -3 dalle prime della classe, Leon e Lumezzane Vgz. In questo secondo stralcio di stagione Capitanio ha giocato solo qualche segmento da subentrato, ma il giovane centrocampista mette al primo posto il benessere della società e, insieme a tutto il club gialloblù, conserva ancora quel lumicino di speranza per tornare in D: «Dobbiamo pensare a noi stessi - afferma con convinzione e ottimismo -: è necessario vincere per tenere vivo il sogno.

Poi vedremo cosa avranno fatto gli altri. In ogni caso dopo un avvio un po’ complicato siamo riusciti a riprendere il ritmo giusto». Capitanio rimarrà a Ciliverghe anche l'anno prossimo? «Ora è un po’ presto per dirlo - spiega -: innanzitutto vediamo come finisce la stagione. Poi ci pensiamo: certo è che qui mi sto trovando davvero bene».

Ciliverghe che vanta un mix giusto fra giocatori esperti, come Mair e Valotti, e giovani di prospettiva: non è un caso che alla Next Generation di Bresciaoggi siano candidati, oltre ovviamente a Capitanio, pure l’altro centrocampista Luca Brunelli (2000), il difensore Jacopo Dagani (2001) e l’attaccante Ait Bakrim (2001). Una pioggia di talento che fa ben sperare per il futuro: «Da par mio l’obiettivo è quello di continuare a crescere in questi anni, migliorando sotto tutti i punti di vista - assicura Capitanio, con parole di grande maturità -: dal passato ho già avuto parecchie soddisfazioni. Soprattutto durante le giovanili con l’Albinoleffe ricordo con grande piacere la chiamata della rappresentativa nazionale di Lega Pro». La prima gioia bresciana individuale è invece proprio il Pallone d'Oro: nei magnifici 51 della Next Gen era merito anche Niapitanio.