Tivoli, svolta Paris: ha cambiato marcia alla squadra. "Il lavoro paga"

Tivoli, svolta Paris: ha cambiato marcia alla squadra. "Il lavoro paga"

L'approdo di Fabrizio Paris alla guida del Tivoli ha cambiato, nettamente, il passo della squadra. Il tecnico è arrivato in corsa ormai un mese fa e, come praticamente è sempre accaduto nella sua carriera, i numeri parlano per lui: quattro partite e dieci punti valgono la netta inversione di tendenza del Tivoli raccolto da Paris in zona playout ed ora a sole quattro lunghezze dal secondo posto.

Una scalata che potrebbe aprire scenari importanti per la società romana che potrebbe ora, complice anche la riapertura del mercato dicembrino, puntare ad un posto al sole nelle zone alte della classifica.

La carriera di mister Paris ha del parossistico ma allo stesso tempo è il migliore esempio di come il nostro calcio sia in sofferenza. Un allenatore che ha da sempre raccolto risultati positivi, per giunta in crescendo, fino ad arrivare al Rieti dove vinse i play-off, salvo lasciare gli amarantocelesti dopo la decisione della società di non effettuare la domanda di ripescaggio in Serie C, a cui avrebbe avuto diritto, "costretto" a stare fermo.

Da quel momento, infatti, il silenzio assordante con lo stesso allenatore che ha preferito scegliere la strada della progettualità non abbandonandosi ad accettare a priori le offerte che pure gli sono arrivate da club di Serie D ed Eccellenza.

E poi la chiamata del Tivoli ed il sì convinto ad un progetto serio. A NotiziarioCalcio.com lo stesso Paris si è concesso per parlare della sua nuova avventura.

Mister, finalmente di nuovo protagonista in campo.
"Sì, ormai da quasi un mese sono l'allenatore del Tivoli. Una società importante che ha un determinato blasone ed un passato in categorie professionistiche. Ho accettato con entusiasmo la chiamata della società"

Ed ancora una volta i risultati parlano per lei...
"Questo fa piacere. Io sono sempre convinto che il lavoro paga e noi ci siamo subito messi sotto a lavorare per tirarci fuori dalla situazione in cui eravamo e piano, piano, ci stiamo riuscendo".

Non le è pesato fare un passo indietro? Ha lasciato dopo aver praticamente conquistato la Serie C col Rieti ed ora è di nuovo in Eccellenza.
"Io ho pensato unicamente al progetto. Di offerte anche nella scorsa stagione ne avevo ricevute anche in Serie D ma nessuno con una progettualità convincente. Il Tivoli invece è un club importante ed alla base c'è un piano societario di livello. Certo, a livello personale aver lasciato dopo aver vinto i play-off in Serie D fa male ma il lavoro lenisce anche questo tipo di ferite".

Parlando proprio di calcio giocato, come è riuscito ad imprimere questo cambio di marcia al Tivoli?
"Come detto, col lavoro. Non esistono bacchette magiche ma solo il lavoro che si fa sul campo. Poi, è normale che subentrando in corsa oltre all'aspetto tecnico-tattico bisogna curare anche quello mentale. Debbo dire che ho trovato un bel gruppo, positivo e che si è messo a disposizione sin da subito".

Una svolta anche per la classifica. Ad un mese dalla riapertura del calciomercato invernale, questa squadra potrebbe con dei correttivi puntare davvero in alto. Ha fatto delle richieste al club?
"Del mercato se ne occupano il direttore Pagliaroli insieme alla proprietà. Loro stanno valutando il da farsi. Mi hanno chiesto un parere ed io lo ho dato. Per me però i ragazzi che ho ora sono importantissimi e continueremo a lavorare per dare continuità ai risultati magari aggiungendo qualcosa".