Calvina, Recino malconcio: "Ginocchio contro ginocchio, serviranno esami"

Calvina, Recino malconcio: "Ginocchio contro ginocchio, serviranno esami"

Se dopo lo 0-1 con la Vigor Carpaneto non avevamo mai visto un Michele Florindo così contrariato, alle 16.30 di oggi abbiamo trovato un mister raggiante, perché estremamente soddisfatto di quanto visto in campo: «I ragazzi sono stati bravissimi; in un momento come il nostro, da fuori potremmo sembrare fragili, invece oggi nella partita abbiamo risposto colpo su colpo alle difficoltà. Abbiamo sofferto nel primo tempo perché non riuscivamo a prenderli sui cambi di gioco, poi ho cambiato passando al 4-4-2 in fase di non possesso, spostando Bittaye sull’esterno, questo credo abbia inciso. Fisicamente adesso noi stiamo bene, la squadra lavora, è giovane, ha forza. Sto cercando di trasferire ai ragazzi una mentalità positiva, voglio che credano sempre di poter superare gli avversari, rimanendo positivi anche nei momenti difficili. Il mio orgoglio è che tutti sanno quello che devono fare, sanno che in certi casi dobbiamo soffrire, ma stanno anche imparando a determinare le partite, sempre attraverso il gioco. Sono molto felice per Giorgio: è un ragazzo che tiene tantissimo a questa squadra, abbiamo instaurato un ottimo rapporto, sono contento dei due gol, soprattutto per lui, se li merita. Mi auguro per lui che possa essere solo l’inizio. Ora l’obiettivo è la continuità. Non siamo ancora al punto al quale voglio essere, dobbiamo trovare l’atteggiamento migliore durante la settimana, continuare a lavorare con tanta fame».

L’altro volto del successo odierno è quello di “Re” Giorgio Recino: «Contano i 3 punti, al di là della gratificazione personale. La società non mi ha mai fatto pesare i gol che mancavano, il presidente in primis proprio questa settimana mi ha parlato, mi ha tranquillizzato, sapendo che le reti prima o poi sarebbero arrivate. Oggi è andata proprio così. Mi trovo bene nel nuovo modulo. Il fuorigioco sul secondo gol? Io guardavo il difensore che avevo davanti e probabilmente ero oltre, ma dietro di me non so com’erano messi; ho visto che la guardalinee non alzava la bandierina, quindi sono andato avanti. Ho esultato con il pollice in bocca perché il primo pensiero va a mio figlio, ed ovviamente mia moglie: questi gol sono dedicati a loro. Ho chiesto il cambio per lo scontro ginocchio contro ginocchio con Ruffini, ora mi fa male, faccio fatica a piegarlo, serviranno esami».