Casarano, Bitetto: «Con la Nocerina sarà una gara aperta»

Casarano, Bitetto: «Con la Nocerina sarà una gara aperta»
Le dichiarazioni di mister Dino Bitetto alla vigilia della gara in casa della Nocerina.
 

La squadra è reduce da quattro vittorie e un pari e sembra aver ormai acquisito una propria fisionomia. È così? 

“I risultati dicono questo ma, più che i risultati, lo dicono le prestazioni, anche se non nascondo che c’è ancora un po’ da lavorare e da migliorare”.

Il mercato è in movimento, cosa si attende? E come commenta la rescissione del contratto di Olcese e Balla? A Nocera con due attaccanti in meno…

“Di comune accordo con la società e il diesse, ci aspettiamo un attaccante e almeno un altro under (2001), perché, ora, sono pochi. Due attaccanti in meno con la rescissione del contratto di Olcese e Balla? Abbiamo, al momento, una rosa di 25 elementi, per cui non mi preoccupa avere due attaccanti in meno, abbiamo Iannone, Mincica, Russo, Foggia, … il materiale umano non manca. Non mi fascio, affatto, la testa per questo, la soluzione si trova, cerco sempre di ottimizzare la situazione, valorizzando gli elementi a disposizione”.

Qual è la situazione infortunati, indisponibili? E il modulo sarà sempre lo stesso?

“Saranno indisponibili Feola, Morleo, Cianci che ha la febbre, poi Ielo, Santagata e Iuliano.
Utilizzerò lo stesso modulo, è il mio credo tattico, al momento, non vedo il motivo per cui cambiare”.

Come vede la trasferta contro la Nocerina? Che gara sarà?

La Nocerina é una squadra che gioca un buon calcio, molto attenta e accorta nella propria metà campo e, quando riparte, é sempre molto pericolosa. Non merita sicuramente il posto che ha in classifica. Sarà una gara aperta, mi auguro che il terreno gioco sia in buone condizioni, anche se siamo abituati a giocare su qualsiasi tipo di terreno”.

Quali sono i rischi di questa trasferta?

“Non parlerei del rischio, piuttosto, del coraggio di giocare, affrontando qualsiasi avversario”.

Quanto sarà importante il sostegno dei vostri tifosi anche a Nocera?

“Per noi è molto importante. Credo debba coesistere, necessariamente, tra squadra e tifoseria, un certo attaccamento, quella fusione che garantisce più forza e coraggio per affrontare ogni gara e ogni campo, tutte le domeniche”.