La confessione di Scamarcio: "Sono un ultrà, la Fidelis Andria è il mio unico vero amore"

23.10.2018 07:00 di  Davide Guardabascio   vedi letture
La confessione di Scamarcio: "Sono un ultrà, la Fidelis Andria è il mio unico vero amore"

Torna a parlare della sua squadra del cuore il popolare attore Riccardo Scamarcio. In una intervista concessa ai colleghi de "La Gazzetta dello Sport", l'icona cinematografica racconta ancora una volta della sua passione per la Fidelis Andria: "Il mio cuore dice Semper Fidelis, quindi sono necessariamente portato ad essere fedele ai miei colori e a un’idea di appartenenza a una comunità, che è cosa rara. Certo, adesso ce la passiamo proprio male, la scorsa estate la squadra è fallita e stiamo ripartendo da zero, mentre quando ero adolescente abbiamo giocato anche in Serie B, siamo persino arrivati a fare cori per la A, per cui era quasi inevitabile caderci dentro. Facevo parte della New Blue Generation, storico gruppo di ultrà. Però in trasferta andavo con mio padre, non voleva partissi con il gruppo. Io però ne approfittavo, facevamo insieme delle gite bellissime, Modena, Bologna… Ho imparato a conoscere l’Italia grazie al calcio. Ancora oggi parlo da ultrà, che è un modo di pensare, un modo di essere, che può piacere o non piacere ma si basa su una fede che ha qualcosa di ancestrale, io appartengo alla Fidelis Andria. Il calcio a certi livelli ormai è spettacolo quasi più che sport, soprattutto la Champions League: fossi il capo ultrà della Juve, dell’Inter o di un altro grande club la boicotterei… Credo che tutto questo show tolga qualcosa al senso primario del calcio, che è fatto anche di semplicità e senso di squadra, di solidarietà. E mi piace anche essere costretto ad andare allo stadio per vedere la partita. In Lega Pro c’era un canale web che mi consentiva di guardare l’Andria ovunque fossi, adesso no, ma va bene così, mi entusiasma l’idea di dover per forza prendere la macchina e uscire. Se ami qualcosa lo fai volentieri, così come chi sceglie di andare al cinema e rinuncia al film sul divano. Io vado ogni volta che posso, ho anche fatto l’abbonamento assieme a mio fratello, abbiamo scelto i più costosi, anche per dare una mano alla società".