Livorno, il sogno amaranto tra rivoluzioni, crisi e rinascita

06.03.2024 19:15 di  Francesco Vigliotti   vedi letture
Livorno, il sogno amaranto tra rivoluzioni, crisi e rinascita

Era il 13 aprile 2023 quando Joel Esciua, futuro presidente del Livorno, annunciava il suo piano: fugace passaggio dalle categorie dilettantistiche per poi approdare in Serie B in cinque anni. Il suo modello? L'Atalanta e l'Udinese, esempi di programmazione vincente. Parole forti, accompagnate da una rivoluzione societaria e di rosa che ha portato all'addio di una bandiera come Igor Protti.

Un inizio turbolento

La stagione non è iniziata sotto i migliori auspici: alti e bassi, un'eliminazione dalla Coppa Italia per errore di formazione e la sconfitta contro il Poggibonsi che ha fatto crollare il castello. Dimissioni del diesse Pinzani e di mister Favarin, con il tormentone Jorge Vargas e la scelta di Fabio Fossati. A tutto questo si sono aggiunte le diatribe tra la tifoseria e il presidente Esciua che non si sono praticamente mai veramente presi ed hanno avuto forti attriti.

La luce in fondo al tunnel

Sembrava ormai una stagione da dimenticare, ma ecco che quattro vittorie consecutive hanno riacceso la speranza. La Pianese, capolista del Girone E di Serie D, ha solo un punto di vantaggio sul Livorno. E domenica 12 marzo alle 14:30 è in programma il big match: Livorno-Pianese. Una vittoria che potrebbe significare sorpasso e riaprire il discorso promozione. Un sogno che, a suon di gol e tenacia, inizia a prendere forma.