Racing Fondi, Pezone: "Non ci iscriveremo"

26.06.2018 10:00 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: latina oggi
Racing Fondi, Pezone: "Non ci iscriveremo"

Rilevai l'Unicusano Fondi solamente perché mi era stato garantito che avrei potuto tra­sferire il titolo a Latina, altri­menti l'operazione Fondi non l'avrei mai fatta».

Sono parole forti quelle che Antonio Pezo­ne, attuale presidente del Ra­cing Fondi, getta sul tavolo del calcio nostrano, a pochi giorni dalla chiusura della stagione (particolarmente infausta per il club rossoblù, retrocesso in serie D e con un futuro ancora tutto da scrivere e decifrare), riaccendendo la miccia delle polemiche per una stagione che ha lasciato non pochi stra­scichi polemici.

L'imprenditore romano ha dato fuoco alle polveri nel con­testo di un serrato botta e ri­sposta tutto "social", che ha preso le mosse da una discus­sione, come tante se ne vedono giornalmente su Facebook e che poi, tra una polemica e l'al­tra, è arrivata a togliere il velo su cose delle quali se ne era lungamente parlato. Si era co­minciato dai post, su un gruppo di addetti ai lavori del cam­pionato di serie D, che discute su quella che potrà essere la fu­tura composizione dei gironi; e quando si arriva al raggruppa­mento del Lazio e della Sarde­gna ed alla collocazione delle nostre portacolori, ecco che spuntano pochissime parole, ma nette: «Tranquilli, il Fondi non si iscriverà», firmate pro­prio da Antonio Pezone, attua­le presidente della squadra fondana. Una frase che inevitabil­mente tende a creare attenzio­ne, in quanto a postarla è proprio il massimo dirigente con un modus operandi che appare decisamente fuori luogo. Da lì ad accendere la rabbia di qualche tifoso il passo è breve, ali­mentata anche da una seconda frase: «Non iscrivo la squadra perché a Fondi non c'è nessuno interessato a fare calcio», che sotto certi aspetti getta anche ombre sinistre anche su quello che potrà essere il post-Pezone in riva al Tirreno. Quindi, tra lo stesso massi­mo dirigente ed in particolare uno dei tifosi fondani più ap­passionati è cominciato un du­ro scambio di battute culmina­to nelle affermazioni di Pezone che scarica, di fatto, ogni re­sponsabilità sul "gruppo Uni­cusano" come da lui definito, circa il suo mancato approdo finale nel capoluogo pontino e che anche nel prosieguo era stato visto ed interpretato co­me una sorta di approdo che, a distanza di quasi dodici mesi, è pienamente confermato nei desideri e nelle intenzioni. Al di là dei ragionamenti, ri­mane la sostanza del fatto che, se a Latina una realtà nuova è pienamente esistente, il rap­porto Fondi-Pezone è da rite­nersi chiuso e resta da vedere se c'è qualcuno in grado di so­stituirlo.