Reggina, in casa del Sant'Agata per sfruttare l'effetto "trasferta"

22.02.2024 11:30 di  Michele Caffarelli   vedi letture
Fonte: Gazzetta del Sud
Reggina, in casa del Sant'Agata per sfruttare l'effetto "trasferta"

Sant’Agata-Reggina si giocherà domenica, ma non alle 14.30. È stato infatti ufficializzato il cambio di orario (ore 15) per una sfida che avrà anche un significato per la classifica. Gli amaranto si presentano in Sicilia con tre punti di vantaggio e ben due gare in più da giocare. I biancazzurri, attualmente sesti, rappresentano la prima formazione che sarebbe esclusa dai playoff. Chiaro è che fare risultato pieno per la formazione di Bruno Trocini corrisponderebbe ad ipotecare la partecipazione alla post-season. Con dieci gare da giocare l’obiettivo diventerebbe consolidare il quarto posto e capire se dovessero esserci i margini per avvicinarsi alla Vibonese terza.

Oggi i rossoblù sono a +10, ma con una gara in più giocata che si traduce in una potenziale riduzione a +7. Meglio, però, non fare voli pindarici per una Reggina che troppe volte ha dimostrato di fare almeno un passo indietro dopo averne fatti un paio in avanti. Occorre pensare a blindare i playoff, sebbene sia nota a tutti l’alta probabilità che la loro valenza possa essere effimera. L’avversario è di quelli impegnativi. Tuttavia, la storia di questo campionato dice che gli uomini di Trocini faticano di più con le squadre che lottano per non retrocedere. Un capitolo a parte fu proprio la partita d’andata con il Sant’Agata. Sul campo i siciliani giocarono una grande gara e vinsero con merito. Pochi minuti giocati con un under in meno sono però costati la sconfitta a tavolino. Il ricordo di quella gara è un messaggio chiaro rispetto all’esigenza di fornire una prestazione all’altezza. Si confida anche nell’effetto trasferta, poiché i numeri parlano di una squadra amaranto che fa decisamente meglio quando gioca lontano dal “Granillo”.

Solo le tre di testa hanno fatto meglio degli uomini di Trocini che hanno messo insieme sei vittorie, quattro pareggi e una sconfitta. Quest’ultima sul campo del Siracusa e in una sfida in cui è stato un episodio a determinare l’1-0 finale nei minuti conclusivi. La sensazione è che senza la pressione del “Granillo”, la Reggina di questa stagione riesca a esprimersi al meglio. Nel dato bisogna anche tenere conto del fatto che, a parte gli aretusei, nessuna delle prime sei in classifica è stata affrontata dalla Reggina lontano dal proprio stadio. Il match di Sant’Agata sarà un significativo banco di prova in tal senso, soprattutto affinché l’innalzamento del livello degli avversari non corrisponda ad un peggioramento del rendimento esterno. Anche perché le successive gare in trasferta saranno con il Trapani (capolista), Vibonese (terza) e Real Casalnuovo (Quinto). La squadra intanto ieri ha ripreso gli allenamenti al centro sportivo Sant’Agata. Si attende di sapere se questa sarà la settimana giusta per riavere Rosseti e aumentare la disponibilità di attaccanti.