La nuova stagione di Serie D si prepara a vivere una trasformazione epocale. Mentre si attendono ancora i verdetti delle ultime sette finali degli spareggi nazionali di Eccellenza per completare il quadro delle promozioni, la Lega Nazionale Dilettanti ha già definito i parametri che regoleranno la prossima annata calcistica.
La riforma del formato
Il campionato 2025/26 segnerà una svolta significativa nella struttura della Serie D. Il numero complessivo delle squadre partecipanti scenderà da 168 a 162 formazioni, con una riduzione di sei club rispetto alla stagione precedente. Questa decisione strategica permetterà di uniformare tutti e nove i gironi a 18 squadre ciascuno, eliminando definitivamente i tre raggruppamenti da 20 che caratterizzavano l'attuale format.
La scelta rappresenta inoltre un passo preparatorio verso un'ulteriore rivoluzione programmata per il 2026/27, quando il numero dei gironi potrebbe essere ridotto da nove a otto, ridisegnando completamente la geografia calcistica della quarta serie nazionale.
I numeri attuali
Al momento, sono 165 le società che hanno acquisito il diritto sportivo all'iscrizione in Serie D. Tuttavia, questo dato è destinato a subire variazioni nelle prossime settimane, considerando le numerose situazioni di instabilità finanziaria che caratterizzano diversi club di Serie B, C e D. Il meccanismo dei ripescaggi entrerà in funzione per colmare eventuali vuoti d'organico, ma senza superare il tetto massimo di 162 squadre stabilito dalla LND.
Il girone F e le marchigiane
La riorganizzazione avrà riflessi diretti sulla composizione del girone F, tradizionale raggruppamento del centro-est italiano. Le Marche saranno rappresentate da sette formazioni, due in meno rispetto alla scorsa stagione: Ancona, Atletico Ascoli, Castelfidardo, Fossombrone, Recanatese, Vigor Senigallia e la neopromossa Maceratese.
La riduzione del numero complessivo delle squadre potrebbe portare all'inserimento nel girone F di alcune formazioni romagnole, come il San Marino e il neopromosso Tropical Coriano, modificando gli equilibri geografici del raggruppamento.
La componente abruzzese e molisana
Il girone manterrà la sua connotazione centro-adriatica con la presenza delle squadre abruzzesi Avezzano, Chieti, Giulianova (promossa dall'Eccellenza), L'Aquila, Notaresco e Teramo. Completeranno il quadro le rappresentanti molisane Termoli e Vastogirardi, quest'ultima anch'essa neopromossa.
L'ultimo posto in palio
La composizione finale del girone F dipenderà dall'esito dell'ultima finale degli spareggi promozione, che vede impegnate il Castelnuovo Vomano, formazione teramana, contro i romani del Montespaccato. In caso di promozione della squadra abruzzese, questa troverebbe naturale collocazione nel raggruppamento centro-adriatico.
Va registrata l'eliminazione in semifinale di K-Sport Montecchio Gallo e Venafro, che avevano alimentato speranze di un ulteriore rafforzamento del girone. Resta aperta anche la possibilità che il Sora, altra formazione in corsa, possa essere inserita nel girone G piuttosto che nell'F.
Le favorite per la promozione
Nonostante la composizione non sia ancora definitiva, si delineano già alcuni favoriti per la conquista della promozione in Serie C. L'Aquila e Teramo sembrano partire in posizione di vantaggio rispetto alle concorrenti, forti di organizzazioni consolidate e progetti ambiziosi.
Tuttavia, il mercato estivo e le eventuali variazioni negli organici dovute a mancate iscrizioni in categorie superiori potrebbero modificare sensibilmente gli equilibri competitivi, rendendo il pronostico ancora prematuro.
Uno scenario in evoluzione
Il quadro definitivo della Serie D 2025/26 dipenderà dall'evolversi della situazione nelle categorie superiori. Le difficoltà economiche che affliggono numerosi club di Serie B e C potrebbero generare una serie di rinunce e conseguenti ripescaggi, rimescolando le carte in tavola.
La LND ha già predisposto i meccanismi per gestire questa fase transitoria, garantendo che il numero finale di 162 squadre venga rispettato e che la ripartizione geografica rimanga equilibrata.
Il prossimo mese sarà cruciale per definire non solo la composizione finale dei gironi, ma anche per comprendere quale sarà il livello competitivo effettivo del campionato, in una stagione che si preannuncia di transizione verso il nuovo format a otto gironi previsto per il 2026/27.
Autore: Redazione Notiziario del Calcio / Twitter: @NotiziarioC
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