Varese, biglietti in vendita anche agli abbonati. Si tenta di pagare almeno una mensilità alla squadra

Varese in hangover. Il risveglio biancorosso dopo il giorno più difficile, quello di ieri coinciso con il compleanno del club per i suoi 108 anni e contemporaneamente col crollo delle speranze di evitare il crac dopo le vertenze non pagate e la proprosta di acquisto dei Catellani mai recapitata a Basile, è stato traumatico.
Il “Franco Ossola” si è ritrovato oggetto di una forte contestazione da parte dei tifosi oramai esausti di tutto e di tutto; è arrivato un messaggio chiaro: “Vergognatevi tutti, siete tutti responsabili, salviamo solo la squadra e Maccecchini”.

I giocatori, come è noto, non percepiscono i rimborsi da novembre e ultimamente si sono fatti forza proprio grazie ai piccoli gesti di grandi tifosi. Il Varese, al momento rappresentato dagli unici due dirigenti superstiti e a loro volta senza stipendi, il ds Merlin e la segretaria generale Bianchi, ha incassato il colpo e pensato di coinvolgere ulteriormente i tifosi nel sostegno della squadra.

Per questo per domenica ha indetto una specie di “Giornata biancorossa”, per la verità l’idea era nata prima di scoprire i vandalismi allo stadio. In occasione di Varese-Olginatese, sfida in programma alle 15 di domenica 25 marzo, tutti gli abbonati sono invitati, e non obbligati, a pagare il tagliando d’ingresso. Dopo la contestazione, sarebbe un gesto concreto importante di sostegno a squadra e staff in questo momento delicato.

I prezzi sono: Distinti – 10 euro intero, 7 euro ridotto; Tribune laterali – 18 euro intero, 12 ridotto; Tribuna centrale prezzo unico 25 euro.

L’obiettivo di Merlin è quello di riuscire almeno a pagare una mensilità alla squadra prima della fine del campionato. Lo si può fare tramite la cifra in ingresso della cessione di Repossi alla Ternana, poco più di 22mila euro, il sostegno dei tifosi e di qualche sponsor.