Puglia - Casarano, nubi dense all'orizzonte

25.05.2016 23:00 di  Ermanno Marino   vedi letture
Fonte: quotidiano di puglia
Puglia - Casarano, nubi dense all'orizzonte

Rimane ancora un punto di domanda il futuro del Casarano calcio dopo che il presidente Cosimo Bellisario ha consegnato il titolo sportivo nella mani del sindaco Gianni Stefano. «Non ci sono novità», è stata la risposta lapidaria del primo cittadino che aveva rivolto un invito “agli imprenditori e a quanti hanno a cuore le sorti della nostra squadra di calcio affinché, nelle forme e nei modi più opportuni, si possa trovare al più presto una soluzione che garantisca la continuità societaria e permetta al Casarano di guardare al futuro con ottimismo. Sono, fin da ora, alla ricerca e a disposizio
ne di quanti, con entusiasmo e passione, vorranno insieme a me cercare soluzioni percorribili”. Ma circolano voci del possibile interessamento nelle ultime ore di alcuni imprenditori. Si vedrà. Insomma poche certezze e molte speranze. Amareggiati i tifosi che dopo un periodo di solidità garantita dall’ormai ex-patron Eugenio Filograna, si ritrovano a temere il peggio. «Non so che dire – dice uno dei tifosi storici, Giovanni Scorrano -. Al momento pare non ci siano novità. Si spera che qualcuno si faccia avanti visto che la squadra è nelle mani del sindaco». Sull’Official Fan page del Casarano, si scatenano i supporters con i loro commenti. «Vorrei vedere in faccia tutti i contestatori – scrive Daniele Reho quando il prossimo anno non sapranno cosa fare. Voi non tifate, sfasciate perché la generazione del costruire a piccoli passi era la nostra, voi avete trovato tutto realizzato e vi arrogate il diritto di decidere a nome di tutti. Siete gente distruttiva che penalizza chi veramente tiene a cuore Casarano e il Casarano Calcio. Complimenti, avete allontanato l’ultimo Presidente che ancora era in grado di darci la possibilità di andare a vedere una partita di pallone». Per Antonio De Nuzzo «un paio d’anni senza calcio ci farebbe bene. D’altronde città ben più grandi di Casarano sono state senza calcio quest’anno. Così resettiamo un po’ il tutto, un bagno d’umiltà e scordiamoci il passato perché paradossalmente i 20 anni di serie C li stiamo pagando adesso. Apprezzeremo di più chi caccia i soldi per mantenere la baracca»”. Emanuele scrive: «Quello che stavamo facendo quest’anno non era un’impresa, ma neanche un risultato da buttare. Rimani con lo stesso allenatore e ti giochi i playoff in modo sereno, sperando e provando a vincerli. Con questa mentalità da non si va da nessuna parte. Forza Casarano». Salvatore Gnoni sentenzia: «Il Casarano Calcio è morto con Filograna. Giocare le serie minori non ha senso per una squadra che ai tempi d’oro si giocava il derby con il Lecce. Detto questo, vorrei sapere a cosa porta
la contestazione... Chi lo fa ha semplicemente poco rispetto per chi vuole vedersi in santa pace una partita». Simone Bray sostiene che «a Casarano si usa contestare chi fa sforzi per mantenere una società che voi credete abbia il diritto di “lottare per la serie B perché imu fatti 20 anni te serie C” quando invece ci vorrebbe umiltà e capire che di questi tempi si dovrebbe volare bassi e cercare di non contestare chi comunque manteneva la società a questi livelli,che seppur modesti erano buoni per i tempi che corrono. Il passato è passato, la dimensione è questa ora». Infine, Simone Toma: «Per ora meglio così, ci si schiarisce per bene le idee e poi speriamo di poter ripartire in maniera seria e con un progetto».