Ancona, patron Marinelli: "Avanti col diesse Marcaccio e mister Cornacchini"

16.04.2014 20:30 di  Anna Laura Giannini   vedi letture
Fonte: corriere adriatico
Ancona, patron Marinelli: "Avanti col diesse Marcaccio e mister Cornacchini"

Lo hanno chiamato in tanti per complimentarsi. Da Guerini (“Ha promesso di darci una mano per qualunque cosa”) a Lelli (“E’ un peccato che non abbia continuato con noi”) a molti ex giocatori. Attestati di stima che inorgogliscono Andrea Marinelli. Felpa sociale indosso, sorriso largo così, il numero uno biancorosso torna a parlare dopo una notte di festeggiamenti. “Fatico a realizzare quello che è avvenuto - dice -. E’ una soddisfazione incredibile. Ogni uomo nella vita è chiamato a lasciare un segno: sono orgoglioso di ciò che ho fatto”. Marinelli fatalista. “Credo nel destino. Guardate un po’: ho preso il marchio nel momento ideale, pagandolo poco. E la promozione è arrivata nell’anno migliore, che ci consente di fare il doppio salto. Ho mantenuto le promesse. Ma la mia forza è quella di restare coi piedi per terra: sono umile come all’inizio. Ora devo essere bravo ad allestire una squadra che si faccia rispettare in Lega Pro”. 

Con quali caratteristiche?
“Marcaccio opta per un mix di giovani e giocatori esperti. Sono alla prima esperienza in C: chiedo solo una salvezza tranquilla, ma con una squadra che abbia il carattere del mister, velocità, forza fisica e non faccia mai figuracce”. 

Quindi Marcaccio e Cornacchini resteranno?
“Non vedo alternative. Per me si va avanti insieme. Li incontrerò per spiegare quali sono le possibilità economiche per la C. Mi auguro arrivi la stretta di mano. A Marcaccio ho chiesto almeno un paio d’anni di aiuto. E’ stato bravissimo a creare una squadra forte con lo stesso budget degli anni passati. Voglio sciogliere subito questo nodo e capire se la triade può andare avanti”. 

A proposito di budget: è già stato definito?

“Dipende dal contributo federale: il direttore Ghirelli ci ha spiegato che oscillerà tra i 500mila e il milione di euro a seconda di vari parametri. Considerando tutte le entrate, vorremmo arrivare ai 2,2-2,3 milioni”. 

E gli sponsor?
“Hanno confermato l’impegno di questa stagione. Li capisco e li ringrazio, la crisi morde ancora. Ma purtroppo con la promozione il loro aiuto non raddoppierà in automatico e questo con onestà va detto. E’ chiaro che da buon imprenditore dovrò razionalizzare i costi alla tedesca, anche sul personale: abbiamo troppa gente a busta paga, occorre ottimizzare le risorse per garantire la crescita del settore giovanile e della prima squadra. Per questo chi vorrà restare all’Ancona dovrà accettare le nostre condizioni: gli stipendi verranno sempre pagati puntualmente, ma tutti dovranno mettersi una mano sulla coscienza e non esagerare nelle richieste”. 

Con la squalifica di Mancini, per 5 mesi l’Ancona non avrà un presidente: le piacerebbe ricoprire di nuovo l’incarico?
“Sarà Marcaccio a consigliarmi. Se ritiene opportuno che possa essere io a rappresentare l’Ancona, lo farò. Ma anche Petrolini e Schiavoni sono figure di prestigio per il club”. 

Sognava il derby con l’Ascoli. E’ arrivato.
“Sarà un osso duro. Bellini ha molta disponibilità economica, ma dovrà dimostrare di essere un bravo dirigente di calcio, oltre che un imprenditore capace. Vincere non è facile nel pallone”. 

Di quali giocatori non si vorrebbe privare?
“Sugli over decide il direttore, a una condizione: contratti annuali. I pluriennali sono riservati ai giovani: ragazzi come Lori, Barilaro, Di Dio, Bambozzi, Pizzi e Gelonese li terrei tutti perché possono far bene in C. Poi è chiaro, ci vuole almeno un innesto forte per reparto, anche se in attacco Tavares è cresciuto molto e Marcaccio crede in lui. Ora pensiamo a chiudere
al meglio il campionato: non regaleremo niente a nessuno”. 

E i tifosi?
“Per l’anno prossimo in realtà mi aspetto gli stessi abbonati di oggi. Ma l’abbiamo visto sabato: se facciamo le cose per bene, c’è una marea di gente che può tornare allo stadio e mi auguro che avvenga proprio questo”.