Varese, ecco il neopresidente Baraldi: "Qui con l'entusiasmo di quando gioco a pallanuoto"

24.03.2017 16:58 di  Maria Lopez   vedi letture
Fonte: varesenews.it
Varese, ecco il neopresidente Baraldi: "Qui con l'entusiasmo di quando gioco a pallanuoto"

Non sappiamo se sarà un grande presidente, ma di sicuro è un presidente grande. Fabio Baraldi, visto da vicino, è un vero colosso come si conviene a chi gioca ad alti livelli a pallanuoto: spalle larghe che, ci si augura, lo aiutino anche nella nuova avventura sulla tolda di comando del Varese Calcio dove la tempesta si è appena placcata. La società riparte proprio da lui, da un uomo d’acqua, per aggiustare le spaccature emerse nei mesi recenti e per ritrovare la coesione necessaria per dare l’assalto alla promozione in Lega Pro. Che – promettono i dirigenti vecchi e nuovi – sarà un grande obiettivo ma non un’ossessione: se non sarà quest’anno, si riproverà nel prossimo torneo.

La prima parola d’ordine di Baraldi, ma anche di Taddeo e Basile – i soci che lo hanno coinvolto – è proprio “programmazione”, a breve, medio e lungo termine. Per questo il Varese si è dato una rinfrescata anche a livello organizzativo e azionario: l’80% della nuova maggioranza è ora detenuta dalla ForVa, società (creata da Taddeo e Basile) il cui 60% è ora di Baraldi mentre il restante 40% è di Taddeo e Basile. Immutato invece il 20% che fa capo alla minoranza; Ciavarrella e Rosa restano fuori dal consiglio di amministrazione dove però, in loro nome, ci sarà l’avvocato Giuseppe Armocida. Se Baraldi sarà presidente, Taddeo torna a fare il vice con Basile che da amministratore unico ritorna a direttore generale: il CdA, oltre ad Armocida e al confermato Franco Colombo, ospiterà anche un uomo e una donna espressione della tifoseria, e cioé Veruschka Guerra ed Enea Merchiorri.

I TRE STEP DEL PRESIDENTE - Tocca proprio a Baraldi, introdotto da Aldo Taddeo, parlare dei tre passi che la società dovrà fare nel breve, medio e lungo periodo. «Parlo di obiettivi e non faccio proclami – spiega Baraldi – vogliamo far diventare il Varese una realtà duratura e solida ma con i passi giusti. Abbiamo chiesto a Bettinelli di andare in Lega Pro, ma se non accadesse rifaremo la D l’anno venturo; quando faremo la Lega Pro, proveremo a salire e consolidarci in B. Ce l’ha fatta la squadra della mia città, il Carpi, può farcela il Varese. Intanto ringrazio Basile e Taddeo che in breve tempo mi hanno fatto appassionare a questo progetto».
Il neo-presidente non svela altri particolari di come è avvenuto l’aggancio con il mondo biancorosso, salvo rivelare di essere stato in trattativa con altre piazze prima di conoscere i soci di maggioranza. «La mia, con il Varese, è una storia d’amore e voglio tenerla un po’ protetta. Io, Aldo e Paolo abbiamo trovato sinergie condivise, la loro onestà è stata determinante per far scoccare il colpo di fulmine».

IL RUOLO DEL PRESIDENTE - Fabio Baraldi, come è noto, gioca ad altissimo livello a pallanuoto, disputa la Serie A con la Canottieri Napoli ed è stato azzurro sfiorando anche la convocazione alle Olimpiadi («per ora non sarò direttamente a Varese perché voglio onorare il contratto con la Canottieri, dove mi trovo molto bene. Più avanti vedremo, con la priorità che va alla mia famiglia» dice tra l’altro). A chi gli chiede cosa porterà della pallanuoto all’interno del Varese, Baraldi risponde: «Non entrerò mai negli aspetti tecnici-calcistici perché quello non è il mio ruolo e non sono in grado di farlo. Posso però portare i principi della pallanuoto: i sacrifici, la reazione nei momenti difficili, gli stimoli per fare cose nuove. Voglio emozionarmi facendo sport con lo stesso amore con cui scendo in piscina ogni giorno».

TRE SETTIMANE PER RIPIANARE - Pochi, nel corso della serata di Villa Porro Pirelli, i riferimenti “monetari”, con Baraldi che ha smentito di voler mettere 5 milioni in tre anni, garantendo però una quota in base alle necessità della società. Di certo però, il Varese ha iniziato a saldare i debiti a partire dagli stipendi dei calciatori come vi abbiamo anticipato QUI. «Anche con i fornitori abbiamo già iniziato a coprire le mancanze, altri li incontreremo in questi giorni e credo che nel giro di tre settimane ci porteremo alla pari» spiega Aldo Taddeo, che continuerà a sovraintendere l’area amministrativa ed economica. La presenza di un rappresentante di Macron, azienda fornitrice di abbigliamento sportivo che aveva – giustamente – battuto cassa, è altro segnale positivo in questo senso.

IL SOLLIEVO DI BASILE - Tra gli interventi anche quello di Paolo Basile che ha traghettato il club nelle ultime settimane e ora tira un metaforico sospiro di sollievo. «Sono dispiaciuto per città e tifoseria che hanno passato momenti burrascosi, però stavamo lavorando per portare la società a quelle potenzialità che il Varese deve avere. Non abbiamo rilasciato dichiarazioni per qualche tempo ma c’era la necessità di completare le questioni tecniche. Ora sono felice: abbiamo coinvolto Fabio che ha passione, entusiasmo, competenza e modo di interpretare lo sport che lo rendono la persona giusta per la nostra squadra. Alla fine del campionato mancano otto giornate: sono certo che mister e squadra daranno tutto per vincere il campionato, altrimenti ci riproveremo l’anno venturo».