Scafatese, il presidente Cesarano: "Congeliamo tutto e ripartiamo l'anno prossimo"

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Scafatese, il presidente Cesarano: "Congeliamo tutto e ripartiamo l'anno prossimo"

In una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Metropolis il presidente della Scafatese Vincenzo Cesarano ha detto la sua sul difficile momento che sta vivendo la nazione, ponendo un occhio di riguardo anche al calcio dilettantistico: “La domenica senza calcio è brutta. Stare senza partite in un periodo normale già è brutto, ma almeno ci si confronta al bar con amici, direttori e addetti ai lavori, ma in questo momento non è così. Ora ci godiamo la famiglia, possiamo riscoprire vecchi valori, ma chi vive di calcio e considera questo ambiente come una famiglia, allora può viverne solo a metà. Una domenica muta, ma diciamo forza Italia, forza Scafati, forza a tutti gli operatori. Ne abbiamo bisogno, io amo la gente, amo l’essere umano, siamo tutti fratelli. Dobbiamo riprenderci i nostri sorrisi, in giro vedo tanta tristezza e non è un bel vedere perché non c’è gioia, non c’è felicità. Quando sarà finito tutto questo abbraccerò tutti” 

Il presidente ha lasciato anche una proposta per il futuro del calcio dilettantistico, che si troverà ad affrontare una situazione più unica che rara: “Si deve congelare tutto e ripartire l’anno prossimo. Bloccare promozioni e retrocessioni. La Lega potrebbe fare tutto questo, è vero ci rimettiamo gli investimenti fatti, ma chiudere il tutto adesso e ripartire con le stesse squadre la prossima stagione potrebbe essere la soluzione. Chiaramente, la Lega potrebbe anche azzerare i costi di iscrizione per la stagione 2020/2021 e di tesseramento dei calciatori, poca roba se presa singolarmente, ma che può servire per ammortizzare qualcosina. Penso che anche gli altri presidenti saranno della mia stessa opinione. Io metterei la firma se qualcuno mi dicesse che per risolvere i problemi bisogna rimetterci quanto speso da inizio stagione ad oggi. Dobbiamo vincere tutti insieme, perché possiamo farcela. Poi torneremo a riempire le strade e a pensare al calcio”